La campagna vaccinale in Fvg.
I vaccini ci sono (quasi 100mila dosi), le strutture anche, pronte ad aumentare il ritmo, ma le prenotazioni rallentano in Friuli Venezia Giulia. Dalle paure legate al tipo di vaccino, ai dati sui contagi in diminuzione, tutto ciò influisce su un rallentamento della campagna in regione.
Le prenotazioni dei vaccini.
Le prenotazioni, infatti, sono crollate, tra l’altro subito dopo l’aperura dell’agenda vaccinale a tutti coloro che hanno patologie croniche anche sotto i 60 anni. Sia il vicepresidente e assessore alla Salute Riccardo Riccardi che il governatore Massimiliano Fedriga si appellano alla popolazione, sottolineando che il vaccino rimane lo strumento primario per combattere il Covid e la speranza che le adesioni alla campagna aumentino.
Dal 10 maggio, anche i cittadini della fascia 55-59 anni senza patologie potranno dunque prenotare la propria dose. In corso anche la decisione su quando far partire le prenotazioni per la fascia 50-54 anni, in vista della fine del mese, quando probabilmente saranno aperte le prenotazioni per tutti indiscriminatamente.
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Le prenotazioni avvengono sempre tramite Cup delle Aziende sanitarie e delle farmacie, chiamando il call center o online. I sieri Pfizer e Moderna sono riservati a persone con elevate fragilità, in attesa di trapianti, trapiantati e disabili gravi. AstraZeneca continua a essere somministrato alle persone tra i 60 e i 79 anni non vulnerabili e a chi, under 60, ne ha già ricevuta una dose. Per gli altri under 60 i sieri saranno Pfizer o Moderna, come per il personale sanitario.
Da luogo di cultura a hub per i vaccini, a Villa Manin le dosi Johnson&Johnson
Gli effetti collaterali più frequenti dei vaccini contro il Covid sono mal di testa o dolori muscolari, febbre e dolore localizzato nella zona dell’iniezione. Solamente nei soggetti che hanno già sperimentato casi di reazioni allergiche, sarà valutata la somministrazione. La protezione arriva immediatamente dopo la seconda dose (una o due settimane), ma anche dopo la prima dose sola si sviluppa una prima protezione al virus, dopo circa una o due settimane dall’iniezione.