Il punto sui trapianti in Friuli Venezia Giulia.
“Grazie a validi professionisti della salute che hanno operato e che continuano a operare nelle strutture sanitarie della nostra regione, abbiamo raggiunto l’importante traguardo di un centinaio di trapianti d’organo solido all’anno in Friuli Venezia Giulia. Li affiancano i trapianti di midollo che sono altrettanti, se non in numero addirittura superiore. Questo pone la nostra regione tra le migliori d’Italia, peraltro tenendo conto della sua dimensione e dei suoi abitanti che sono appena un milione e duecentomila”.
Lo ha sottolineato questa mattina il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi intervenuto al convegno organizzato a Palmanova al meeting point San Marco incentrato sulla donazione di organi da donatore a cuore fermo cui hanno preso parte numerosi esperti e professionisti. L’evento è stato promosso dal Centro regionale trapianti del Friuli Venezia Giulia, dalla Rete nazionale trapianti e dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.
“Attorno al trapianto c’è un prima e c’è un dopo, in seno a una rete sanitaria che racconta dello straordinario impegno e della grande competenza e professionalità del nostro sistema di salute – ha detto Riccardi -. Si aggiungono il contributo e la dedizione, essenziali, delle associazioni dei donatori e dei pazienti trapiantati: assieme ai sanitari, svolgono infatti un’importante attività di sensibilizzazione partendo dalla scuola fino a raggiungere numerosi contesti della nostra società. A tutti loro va il ringraziamento della Regione”.
Durante il convegno è stato affrontato anche il tema del consenso al dono, fondamentale per permettere di continuare con efficienza l’attività dei trapianti: “Oltre a rappresentare un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita, la donazione degli organi rappresenta una procedura sicura e trasparente. Per questo ho dato anche io il mio consenso“, ha comunicato il vicegovernatore.
“Una tematica così importante come quella del trapianto, che permette di salvare vite umane, ci pone tutti ancora una volta di fronte alla necessità di una rifondazione del sistema sanitario nazionale, cui questo nuovo governo ha il dovere di far fronte per permettere la sua sostenibilità. Mi riferisco in particolare all’investimento sul capitale umano, unito alla necessità di dare risposte appropriate di salute”, ha aggiunto ancora Riccardi.
Nel ringraziare gli organizzatori dell’evento di questa mattina, il vicegovernatore ha infine messo l’accento sull’importanza dell’alfabetizzazione dei componenti tutti di una società profondamente mutata, che vive una stagione dove i traguardi tecnologici e medici raggiunti permettono di vivere più a lungo: “Nessuno può fare le cose da solo, tutto è concatenato e ogni anello è fondamentale – ha detto -. La sfida da affrontare è la presa di coscienza delle problematiche con una nuova maturità e responsabilità che investono non solo il personale sanitario ma l’intera popolazione”.