Arriva l’estate, stagione di ferie per tutti, compresi i Medici di Medicina Generale (MMG). Il mese di agosto vede arrivare un periodo di riposo anche per il medico di famiglia, così come accade per il personale che lavora negli ospedali.
All’apparenza, però, la situazione può sembrare diversa. Mentre nelle corsie degli ospedali, infatti, si vedono continuamente girare medici e infermieri, negli ambulatori del medico di base, può apparire che l’avviso appeso fuori dalla porta con la scritta “Il medico è in ferie” significhi una chiusura. Nulla di più sbagliato. Il medico di fiducia, esattamente come accade nelle altre strutture sanitarie, ha diritto al suo periodo di riposo ma non lascia mai il suo ambulatorio sguarnito.
“Quando ci concediamo qualche giorno di vacanza, i nostri ambulatori sono sempre coperti dai nostri sostituti – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tiberio, a sua volta medico di medicina generale – Anche noi abbiamo diritto a un periodo, solitamente breve, di riposo, ma questo non significa lasciare soli i nostri pazienti. Tutti i medici di famiglia devono farsi sostituire durante la propria assenza e tengo a sottolineare che i nostri sostituti sono ovviamente medici come noi, con preparazione e conoscenze adeguate. Capisco – aggiunge Tiberio – che possa esserci un rapporto meno confidenziale rispetto a quello che gli assistiti hanno con il proprio medico di fiducia, ma, ribadisco, si tratta di valenti professionisti che ci sostituiscono in tutto e per tutto”.
Purtroppo, soprattutto nel periodo estivo, accade che, alcuni utenti, non trovando a disposizione il proprio medico, si rivolgano al pronto soccorso per ogni minimo problema, spesso in maniera inappropriata. Da qui l’appello del Presidente: “Il pronto soccorso è già oberato di casi gravi e i pazienti che non trovano noi MMG devono affidarsi ai nostri sostituti, vuoi per una visita, vuoi per un consiglio o per una ricetta. Sono medici preparati e competenti, che, grazie alla moderna tecnologia, possono visionare facilmente la cartella clinica di ogni singolo paziente, venendo a conoscenza di ogni sua problematica. Quando noi medici di famiglia andiamo in vacanza, non lasciamo soli i nostri pazienti, ma li affidiamo in mani capaci. Quello che chiedo – conclude – è fiducia nei nostri colleghi”.