Come ogni anno, all’inizio dell’autunno, si comincia a parlare dell’arrivo dell‘influenza stagionale e di come non farsi trovare impreparati. Causata dalle tipologie A e B del virus influenzale – entrambi i ceppi appena menzionati appartengono alla famiglia degli Orthomyxoviridae, che comprende pure, tra gli altri generi, i virus dell’influenza C e D – in Italia, a differenza di quanto accade nelle zone tropicali del mondo, dove può essere presente anche tutto l’anno, si diffonde durante i mesi freddi dell’anno.
Infezione a carattere acuto che coinvolge le vie aeree, l’influenza può essere prevenuta seguendo innanzitutto alcuni accorgimenti quotidiani, come per esempio lavare le mani con acqua e sapone dopo aver tossito e/o starnutito e dopo aver trascorso del tempo in luoghi pubblici affollati (ad esempio i mezzi pubblici).
Se, nelle occasioni appena citate, non si ha modo di lavarsi le mani, è bene utilizzare un gel disinfettante. In assenza di quest’ultimo presidio, è opportuno avere cura di non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso.
La strada preventiva più efficace è il vaccino. Raccomandato a specifiche categorie fragili e, in generale, a chiunque desideri evitare l’infezione e che non presenti controindicazioni – alcune di esse, come per esempio il fatto di avere una patologia acuta di entità media o grave, anche senza febbre, sono temporanee – il vaccino antinfluenzale agli adulti viene somministrato tramite un’iniezione intramuscolare nel deltoide. Per i pazienti dai 2 ai 18 anni, c’è la possibilità di scegliere la somministrazione tramite spray nasale.
Essenziale, in ogni caso, è tutelarsi tenendo sempre nell’armadietto dei medicinali a casa dei farmaci per influenza – per l’acquisto di quelli che non richiedono la prescrizione medica è possibile ricorrere, per comodità e anche per risparmiare rispetto al canale fisico, a e-farmacie regolarmente autorizzate come il portale di Farmacia CEF, portale online da pochi mesi ma già con numeri eccellenti – e, qualora si dovesse prendere l’infezione, rimanere a casa.
Dopo quanto tempo si può uscire? Una volta accertata la guarigione – nella maggior parte dei casi, si guarisce in circa una settimana senza la necessità di ricorrere a cure mediche – è opportuno rimanere a riposo un altro paio di giorni, anche se non si ha più a che fare con i sintomi.
Si evitano così possibili ricadute e il perdurare di manifestazioni oggettivamente fastidiose come la tosse e il mal di gola, oltre che di contagiare soggetti particolarmente fragili (anziani, malati cronici, donne in gravidanza, bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni, lavoratori del comparto della sanità, obesi di livello grave, tutte tipologie di pazienti particolarmente soggetti a complicanze gravi).
Un’informazione che è utile conoscere per avere le idee chiare su tutto quello che riguarda l‘influenza stagionale – che può avere come complicanza più frequente l’insorgenza di un’altra infezione all’apparato respiratorio o all’orecchio – è quella dell’incidenza. Al netto delle fisiologiche fluttuazioni dei numeri di stagione in stagione, è possibile parlare di una percentuale media annuale pari al 9% della popolazione. La fascia più colpita è quella di età compresa tra 0 e 14 anni. In questo caso, l’incidenza media è pari al 26% (range compreso tra il 12 e il 40%).