In Fvg delle tabelle specifiche per riconoscere la cefalea come disturbo invalidante.
Dati e studi recenti testimoniano l’importante diffusione della cefalea nel nostro Paese le cui forme più gravi condizionano pesantemente la qualità della vita delle persone interessate da questa patologia, spesso invalidante, e dei loro familiari.
“Oggi la normativa – si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia – riconosce la cefalea primaria cronica come malattia sociale e il paziente che voglia vedersi attestare l’effetto invalidante deve effettuare una diagnosi presso le strutture mediche autorizzate. Queste però, ad oggi, si trovano in difficoltà in quanto manca un riferimento unico stabilito al livello nazionale”.
“Oggi il parametro di riferimento per la valutazione dell’invalidità civile – prosegue il gruppo di FdI – è rappresentato dalla Tabella indicativa delle percentuali di invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti, elaborata sulla base della classificazione internazionale delle menomazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Tale tabella fa riferimento alle menomazioni che incidono sulla capacità lavorativa generica, indicando per ciascuna di esse il grado di compromissione di tale capacità, ma ormai queste tabelle risultano essere, incomplete, “schematiche” e ormai obsolete, tanto che le cefalee non risultano in questi elenchi”.
“Il ricorso a tabelle ministeriali – si spiega ancora – ha lo scopo di garantire maggiore uniformità, omogeneità e rigore nelle valutazioni da parte delle commissioni mediche. D’altro canto, è inimmaginabile che possano prevedere ogni tipo di infermità“.
Da un proficuo confronto tra il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Claudio Giacomelli, il direttore Sc (Uco) Clinica neurologica di Asugi, professor Paolo Manganotti e il responsabile del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee, Antonio Granato, è emersa la necessità di elaborare delle indicazioni operative, destinate ai componenti delle commissioni mediche collegiali, concernenti la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile, al fine di mettere a disposizione uno strumento operativo ed efficiente per la valutazione delle reali menomazioni della persona legate alle cefalee.
Il capogruppo di FdI Giacomelli, con un apposito Ordine del giorno presentato in Finanziaria e fatto proprio dalla Giunta regionale, “ha impegnato la Regione ad attivare un gruppo di lavoro composto da un rappresentante della Direzione centrale Salute, politiche sociali e disabilità, da un docente universitario esperto esterno, da un responsabile del centro cefalee che opera in emergenza urgenza e da un direttore di Sc Neurologia ai fini della realizzazione di una tabella per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile in grado di guidare e sostenere in maniera uniforme il servizio sanitario regionale impegnato a contrastare la malattia sociale della cefalea”.
“La Regione Friuli Venezia Giulia sarà la terza in Italia, dopo la Valle d’Aosta e la Lombardia – conclude la nota – ad avere delle tabelle operative per valutare e diagnosticare in maniera uniforme su tutto il territorio regionale i cefalgici cronici, i quali si vedranno finalmente garantiti i loro diritti”.