Il 30 settembre del 2021, Eurostat ha pubblicato un approfondimento piuttosto emblematico: secondo l’Ufficio statistico dell’Unione europea, nel 2050, il rapporto tra la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) e quella anziana (over 65) sarà superiore al 50 per cento in tutta Italia e in una larga parte dell’Europa occidentale.
Con la popolazione italiana che invecchia, sempre più famiglie sono chiamate a prestare assistenza ai propri anziani in casa. Si tratta dell’esercito dei caregiver, cioè coloro i quali offrono il proprio aiuto in maniera del tutto gratuita a un familiare malato o anziano che ha bisogno di cure.
Generalmente, si tratta di un lavoro piuttosto faticoso, sia dal punto di vista psicologico che fisico, che sottende un impegno settimanale intorno alle 20 ore, seppur esistano casi in cui il conto totale supera le 36 ore in sette giorni.
Ma cosa fanno i caregiver italiani? E, soprattutto, quanti sono? Nelle righe che seguono proveremo ad entrare nel merito della questione, riportando le statistiche ufficiale dell’Istat.
Cosa fanno i caregiver italiani?
Come anticipato, i compiti principali dei caregiver – termine che può essere tradotto in “i donatori di cura” – sono curare e dare supporto e vicinanza a un familiare malato o anziano. Poiché sono diverse le esigenze specifiche di ogni persona malata, peculiari sono anche gli incarichi di ogni caregiver. In linea generale, il ruolo prevede compiti concreti come cucinare, lavare o assistere fisicamente la persona che non può svolgere le stesse attività in maniera indipendente.
Il lavoro è stato riconosciuto tra quelli gravosi e, per questo, l’Inail, attraverso la legge 493/1999, ha stabilito che i caregiver che svolgono la mansione in maniera abituale ed esclusiva sono obbligati a tutelare sé stessi con un’assicurazione contro gli infortuni domestici per caregiver.
Quanti sono i caregiver?
Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno nel nostro Paese, nel 2018, l’Istat ha condotto un’indagine che ha rilevato come siano circa 12 milioni 746 mila le persone tra i 18 e i 64 anni (34,6% della popolazione) che si prendono cura dei figli minori di 15 anni o di parenti malati, disabili o anziani.
In particolare, è stato evidenziato come a svolgere il ruolo siano spesso donne in età compresa tra 45 e 55 anni, che svolgono anche un lavoro fuori casa. Ma c’è di più: il 60% delle stesse sono state costrette ad abbandonare la propria attività lavorativa per dedicarsi a tempo pieno al contesto familiare.
Nonostante il tempo trascorso dallo studio, l’Italia non ha fatto passi avanti dal punto di vista normativo. Ancora oggi, la figura del caregiver è tutelata solamente dalla legge 104 del 5 febbraio 1992 che, tuttavia, si limita a regolamentare i permessi dal lavoro e a garantire dei sostegni economici.
Già nei prossimi mesi, e sulla scia di quanto fatto con la Manovra Economica del 2021, il Governo sarà chiamato a valutare la questione con leggi e incentivi ad hoc che permettano ai caregiver di veder tutelata la propria condizione.