La variante approvata a Grado.
Il Consiglio Comunale di Grado ha approvato definitivamente la variante numero 34 alla componente strutturale del piano regolatore. Una decisione che il Comune non esita a definire “epocale per il futuro della località, proponendo una visione nuova, che ha tracciato un sentiero verso il progresso in cui l’elemento della sostenibilità non potrà più essere disatteso. Una variante – commenta il sindaco Dario Raugna – definita come la più coraggiosa che sia mai stata approvata a Grado”.
Per fare questo l’amministrazione comunale ha dovuto mettere mano alle maxi lottizzazioni che “nei desiderata dei precedenti amministratori – spiega il sindaco di Grado, Diego Raugna – avrebbero raddoppiato la città con ulteriori seconde case, per l’equivalente di ben tre Città Giardino. Occorreva quindi porre rapido rimedio inserendo delle norme di salvaguardia di immediata applicazione sulla porzione di territorio che intendevamo da subito modificare e su cui insistevano le pressioni maggiori, in attesa dell’approvazione definitiva avvenuta ieri durante i lavori del Consiglio comunale”.
Metri cubi in meno e posti letto in più.
Il piano prevede 488 mila metri cubi di cemento in meno, 2000 posti letto in più e risposte abitative per la popolazione residente. Sono state “spazzate via” tutte le seconde case nelle aree di espansione, riducendo nettamente i volumi edificabili, mantenendo comunque un potenziale turistico per la costruzione di attività ricettive. “Occorreva infatti ristabilire il corretto rapporto tra costruttori e imprenditori turistici – prosegue il sindaco –, in cui casomai sono i secondi ad aver bisogno dei primi e non viceversa, come era accaduto nel caso delle cosiddette “strutture miste”, Tiziano e Mirabel docet. Troppo spesso in passato abbiamo visto grandi trasformazioni ininfluenti sotto il profilo delle opportunità per la nostra comunità, come la creazione di nuovi posti di lavoro”.
Si è comunque deciso di mantenere un potenziale edificatorio anche per la costruzione di abitazioni primarie, da non confondersi con il residenziale turistico di 32 mq, dove il lottizzante dovrà garantire almeno il 40% dei volumi assentibili di edilizia convenzionata, prime abitazioni a basso costo per i gradesi al fine di contenere l’emorragia verso altri Comuni.
Una nuova visione di Grado.
Accogliendo le richieste degli operatori, si è consentita la trasformazione della zona artigianale di Valle Goppion in micro lotti, introducendo nuove funzioni di servizio alla città e permettendo la costruzione dell’alloggio del conduttore purché inserito all’interno dell’attività.
“Il Consiglio Comunale, a larga maggioranza, abbia sposato una nuova visione per Grado è forse l’elemento che più mi ha appagato, dimostrando che è ancora possibile battersi per le proprie idee su posizioni minoritarie, per farle diventare maggioritarie. Questa per me è la politica con la “P” maiuscola. Altra cosa è alzarsi al mattino, leggere i sondaggi e lisciare il pelo all’elettorato per attirare il consenso. La convergenza con il Pd di Luciano Cicogna sul Nuovo Piano Urbanistico che abbiamo proposto alla città ha fatto sì che nascesse una collaborazione che ha portato all’alleanza elettorale con cui ci presenteremo alle prossime elezioni comunali, che abbiamo comunicato già diversi mesi fa, nel segno della chiarezza e della trasparenza verso chi sarà chiamato eventualmente a rinnovarci la fiducia”.