Concluse a Grado le operazioni condotte dall’Erpac.
Si sono concluse da poco le operazioni di ricerca, tutela e valorizzazione del relitto di imbarcazione romana chiamato “Grado 2”. Si trattava di uno dei tre interventi-pilota del progetto “UnderwaterMuse”, approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera – Interreg Italia-Croazia 2014 – 2020, di cui è capofila l’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Nelle ventiquattro giornate lavorative sui fondali del mare di Grado, intervallate da alcune pause dovute ad avverse condizioni meteo, è stato possibile riconoscere i limiti del giacimento, costituito da anfore greco italiche che datano il relitto presumibilmente nella seconda metà del III secolo a.C., eseguire le operazioni di fotogrammetria necessarie alla realizzazione del modello 3D, indagare gli strati di giacitura attraverso l’esecuzione di tre saggi di approfondimento, e infine ricoprire l’intera area con un reticolo di griglie modulari del medesimo tipo già presente sul sito, finalizzato alla protezione ma soprattutto alla fruizione e accessibilità al sito da parte di subacquei.
Il futuro museo sommerso.
Nel corso delle operazioni è stato possibile ospitare una decina di subacquei afferenti a circoli della regione, sia professionisti che sportivi, appassionati della materia, che hanno potuto godere in anteprima della visita al futuro “museo sommerso”, il primo relitto in Italia visitabile in sicurezza. I materiali, infatti, sono stati conservati sul fondo, ad eccezione di un’anfora, recuperata perché isolata, di una brocca in ceramica, che verrà sottoposta a studi accurati, e di alcuni frammenti che si è preferito portare in superficie per garantirne la conservazione.