Al Cpr di Gradisca c’è stato un tentativo di rivolta.
Un finanziere ferito, medicato in pronto soccorso all’ospedale di Gorizia, e altri finanzieri contusi: è il bilancio degli scontri avvenuti sabato sera nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo, nel corso di un tentativo di rivolta.
All’interno di un settore alcuni immigrati hanno infatti iniziato a protestare, appiccando incendi e lanciando blocchi di cemento e tondini di ferro all’indirizzo dei finanzieri, bersaglio anche di sputi e di lanci di liquido, verosimilmente urina, contenuto in alcune bottigliette.
“Fatti di una violenza forse mai vista prima, in cui solo il sangue freddo dei colleghi ha evitato il peggiori – afferma Armando Gallucci, segretario regionale del Sindacato ltaliano Lavoratori finanzieri -. Si tratta – aggiunge – di segnali allarmanti in un contesto lavorativo sempre più difficile, con l’innalzamento dell’età media e il mancato turnover del personale: per questi motivi continuiamo a rimarcare la necessità di procedere ad un sollecito ripianamento degli organici della Guardia di Finanza, in particolare del comparto antiterrorismo e pronto impiego, tenendo conto anche delle aumentate esigenze di ordine pubblico”.
“È indubbio – dichiara ancora Gallucci – che ci sia da aspettarsi un aumento della pressione sulle strutture di accoglienza nel prossimo futuro e bisogna evitare che la gestione degli immigrati irregolari continui ad essere affrontata come problema di natura emergenziale, quando si tratta ormai di gestione quotidiana di un fenomeno divenuto endemico e dal quale il Friuli Venezia Giulia non può certo ritenersi immune”.