L’emergenza migranti al Cara di Gradisca.
E’ ancora emergenza migranti al Cara di Gradisca che a fronte di una capienza di 200 richiedenti asilo e che ora ospita oltre 650 persone. Sulla difficile situazione della struttura oggi è intervenuta anche la sindaca della città isontina Linda Tomasinsig, che è anche componente della segreteria Pd Fvg, durante un presidio informativo organizzato dal locale circolo del partito, con la partecipazione del capogruppo dem in Consiglio regionale Diego Moretti.
Le richieste.
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“E’ assolutamente necessario che il CARA di Gradisca ritorni alla sua capienza prevista di 200 richiedenti asilo e non ospiti più oltre 650 persone, come accade ora. Il numero delle presenze non può essere aumentato a dismisura con un costo umano, sociale ed economico che pesa sempre e soltanto su Gradisca. Il Cara va comunque chiuso, ma intanto al più presto bisogna dare assistenza ai richiedenti asilo che si trovano fuori struttura in condizioni precarie, e avviare immediatamente la loro ricollocazione”.
Proprio il capogruppo consiliare ha evidenziato che “dall’incontro con l’assessore Roberti sono venuti riconoscimenti e assicurazioni di sostegno finanziario al Comune di Gradisca, su cui attendiamo atti concreti, ma promesse e riconoscimenti, in questo momento, non bastano. I richiedenti asilo devono pertanto essere trasferiti altrove e per questo potrebbe fare molto soprattutto la Regione, e sicuramente anche la Prefettura. Da Fedriga, nostro primo interlocutore, nessuna iniziativa per spingere il Governo a far partire i ricollocamenti”.
“L’Amministrazione comunale si è prodigata al massimo – aggiunge Tomasinsig – e di più non potrebbe fare, nello sforzo di dare un’accoglienza decorosa e umana ai richiedenti asilo. E’ stato chiesto l’intervento della Protezione Civile all’assessore Roberti ma senza esito, e uguale risultato – conclude – hanno avuto gli appelli alla Prefettura”.