A Gradisca campioni superiori di 16 volte i limiti previsti.
Non bastava il Covid. Ora, al poliambulatorio di Gradisca d’Isonzo ci si mette pure la legionella. L’allarme viene lanciato dalla consigliera regionale pentastellata Ilaria Dal Zovo che ha presentato in merito un’interrogazione. “L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi – spiega –, ha confermato il fatto, ora ci auguriamo che gli interventi elencati in aula e le verifiche annunciate per la prossima settimana diano esito positivo e risolvano la situazione in maniera definitiva”.
Dal Zovo ricorda come si tratti “di una questione che era emersa già nel 2017 e che avevamo affrontato con un’interrogazione già nella scorsa legislatura – ricorda la Dal Zovo -. Da novembre di quell’anno, il presidio è stato oggetto di ripetuti di interventi di sanificazione e di chiusure della fornitura dell’acqua, con la chiusura dell’attività dell’ambulatorio odontoiatrico e di quello dei prelievi, e il trasferimento dei pazienti a Cormòns“.
“Il 22 febbraio scorso è stata comunicata la presenza del batterio legionella, con campioni che hanno superato anche di 16 volte i limiti previsti. Considerato che in questo periodo di emergenza, la disponibilità di acqua è ancor più necessaria al personale sanitario e agli utenti della struttura, spesso persone anziane e fragili, l’auspicio è che, dopo anni di sanificazioni che evidentemente non sono stati sufficienti, questa volta gli interventi messi in atto siano efficaci per tutelare la salute
degli operatori e degli utenti ed evitare che il problema si ripresenti ciclicamente”.