La San Marco di Gradisca d’Isonzo festeggia il 40mo di attività dell’azienda proprio nella Giornata internazionale del caffè. Presente anche l’assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Emidio Bini che ha consegnato ufficialmente al direttore generale Roberto Nocera la targa della Regione Friuli Venezia Giulia. La cerimonia si è svolta all’evento “Goccia dopo goccia… una lunga storia di macchine per il caffè”.
“La San Marco è un’azienda di cui il Goriziano ma anche tutto il Friuli Venezia Giulia è orgoglioso per la sua storia di eccellenza e per una forza lavoro professionale, che è sempre colonna portante del successo di un’impresa”, ha spiegato l’assessore Bini.
Azienda leader nella produzione di macchine per il caffè, riconosciuta in tutto il mondo anche il per il suo esclusivo brevetto delle macchine a leva, oggi La San Marco ha aperto per la prima volta le porte dello stabilimento agli appassionati di quella che, con circa 2,5 miliardi di tazze consumate ogni giorno a livello globale, è la seconda bevanda al mondo dopo l’acqua.
“Questa azienda rappresenta un anello importante della filiera corta, diventata ancora più cruciale dopo la pandemia e la guerra in Ucraina – ha osservato Bini -. In un mondo segnato da interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali e da incertezza geopolitica, le filiere corte offrono una maggiore resilienza ed efficienza. Questo modello di produzione e distribuzione locale riduce la dipendenza da fornitori esteri e contribuisce a sostenere l’economia locale. Inoltre, promuove la tracciabilità e la sicurezza alimentare, garantendo un accesso più diretto e sicuro ai prodotti agricoli e alimentari. La filiera corta, quindi, rappresenta una risorsa fondamentale per la stabilità economica e la sicurezza alimentare in tempi di crisi globali e locali” ha concluso Bini, che è intervenuto assieme al direttore Nocera e al presidente del Gruppo italiano torrefattori caffè Omar Zidarich.
La storia della San Marco.
La San Marco nacque in Friuli Venezia Giulia nel 1920, ma i suoi primi 63 anni di attività li sviluppò nella sede udinese in via Cotonificio. Solo nell’agosto del 1983 cambiò sede. Dal 2016 l’azienda detiene il brevetto LEVA CLASS, acronimo che sta per Controlled Lever Anti-Shock System, un ritrovato tecnologico che le consente, unica nel panorama mondiale, di immettere macchine a leva conformi alle normative internazionali, nel rispetto della tradizione partenopea del caffè estratto a leva.
Inoltre, negli ultimi anni, l’azienda ha anche intensificato la ricerca su tecnologie “non energivore”. La maggior parte dell’energia assorbita dalle macchine del caffè è quella che viene poi trasformata in energia termica, ovvero in calore di riscaldamento dell’acqua e del vapore contenuto all’interno delle caldaie. Per razionalizzare l’assorbimento di questa quota di energia La San Marco ha sviluppato algoritmi di controllo dell’energia elettrica che permettono un risparmio del 5% nel caso di macchine a singola caldaia e dell’8% per macchine multiboiler.