L’Azienda giuliano-isontina ha a disposizione risorse regionali per oltre 3 milioni di euro
AsuGi, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, questa mattina, all’ospedale di Cattinara, ha presentato i dati relativi al monitoraggio delle liste d’attesa e i progetti per l’abbattimento dei tempi di accesso alle prestazioni sanitarie.
Il piano rientra nelle Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale 2024, che ad AsuGi assegna 3.134.380 euro di fondi regionali, da usare entro la fine dell’anno, con la possibilità di coinvolgere le strutture private accreditate.
Priorità alle patologie oncologiche
Nell’attività di recupero, AsuGi darà priorità massima al trattamento di patologie oncologiche e ai pazienti in lista di attesa dal 2023 o prima. L’intero finanziamento regionale – ha precisato l’Azienda – sarà impiegato per il pagamento di prestazioni aggiuntive svolte da dirigenti medici e sanitari e dal personale infermieristico e tecnico.
Sono circa 90 i progetti, che puntano a incrementare la disponibilità di sala operatoria attraverso all’attivazione di sedute pomeridiane, con il coinvolgimento di tutti i blocchi operatori di AsuGi; aumentare l’attività di specialistica ambulatoriale attraverso l’avvio di nuove sedute o il prolungamento nella fascia oraria pomeridiana.
Già recuperate oltre 20mila prestazioni specialistiche
Il monitoraggio al 30 giugno 2024 ha rilevato un recupero di 170 prestazioni di ricovero programmato e di 20.903 prestazioni di specialistica ambulatoriale, con un costo stimato di circa 1.220.000 euro. Nel dettaglio, sul fronte degli interventi sono state eseguite cento operazioni in classe di priorità A e 70 interventi in classe di priorità B, C e D, 81 delle quali prenotate entro il 2023 e 89 nel 2024.
Per la parte ambulatoriale, nel II semestre sono state erogate 4.929 prestazioni rientranti nel percorso degli screening regionali (anatomia patologica e radiologia diagnostica di II livello), e 15.974 prime visite, controlli, prestazioni di diagnostica, di trattamento e terapia, anche finalizzate al paziente oncologico.
L’intervento del privato accreditato
Sulla base del monitoraggio, AsuGi ha ritenuto opportuno impegnare parte del finanziamento all’acquisto di prestazioni – di ricovero e ambulatoriali – dalle Strutture private accreditate, inizialmente non coinvolte. Questo mantenendo, comunque, attivi tutti i progetti già menzionati. L’acquisto dal privato accreditato di complessive 11.789 prestazioni ambulatoriali integra l’offerta assistenziale erogata dalle strutture aziendali.
Inoltre, considerato che i tempi di attesa per la chirurgia ortopedica nell’area giuliana presentano forti criticità dovute alla prevalenza di casistica traumatologica da trattare in urgenza, è stato predisposto il progetto dedicato al recupero delle liste di attesa della Cl Ortopedica di Cattinara – Maggiore con un piano ad hoc. Sono state concordate con il personale medico e infermieristico le aperture delle liste tutti i sabati dell’ultimo trimestre dell’anno, per coprire le sedute operatorie di ortopedia all’ospedale di Cattinara.
Interventi ortopedici anche al sabato
La programmazione dell’attività prevede l’erogazione di 11 sedute operatorie al sabato mattina nel complesso operatorio di Cattinara, fino al 31 dicembre, per un totale di 84 ore aggiuntive di sala, nell’ambito delle quali saranno eseguiti interventi ortopedici di media e alta complessità. Il piano è stato quindi integrato con la programmazione di 44 ambulatori aggiuntivi nel IV trimestre per le specialità di nefrologia, pneumologia e dermatologia, di cui 17 saranno svolti nelle giornate di sabato, per un totale di 164 ore e di 340 prestazioni.
Misure efficaci
“Con oltre 20mila prestazioni erogate in più, l’Asugi ha saputo garantire un’attività aggiuntiva che ha portato all’aumento delle prestazioni del 37%, dando risposte a quasi l’83% della domande. Questo dato dimostra come questa Azienda, al pari delle altre del Friuli Venezia Giulia, sia stata capace di mettere in campo una serie di misure efficaci utilizzando al meglio gli stanziamenti della Regione per l’abbattimento delle liste di attesa”, ha affermato oggi a Trieste l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi durante la presentazione.
“Stiamo andando nella direzione giusta. Non dobbiamo però accontentarci di questi risultati, perché si tratta di una problematica molto complessa che interessa l’intero Paese e di un lavoro lungo e faticoso. Così come – ha sottolineato Riccardi – non dobbiamo rincorrere una domanda che presenta parti rilevanti di inappropriatezza. Questa è la sfida più grande visto che negli ultimi quattro anni l’attività prescrittiva è cresciuta del 44%”.
Non correre dietro alla domanda
“Sarebbe un errore pesante organizzare un sistema che finisca per correre dietro a una domanda che presenta dimensioni inappropriate ancora elevate – ha sostenuto l’assessore -. Il rischio, a fronte di una cronica carenza di personale, è quello di lasciare fuori chi ha diritto a queste prestazioni, favorendo invece chi non ha titolo per ricevere determinate risposte di salute urgenti”.
“Ciò sarà possibile – ha aggiunto Riccardi – se i professionisti del sistema sanitario saranno protetti. È grave che il sistema Italia sia stato costretto a mettere in campo misure restrittive a causa del comportamento di certi cittadini che pretendono prestazioni, alcuni dei quali sicuramente senza diritto. Serve uno scudo penale per proteggere il personale sanitario che deve poter prendere decisioni senza alcun tipo di condizionamento”.