Il paesaggio rurale del Collio nel mirino degli investimenti privati.
“In questi anni la Regione Friuli Venezia Giulia ha creduto nel Collio e nel paesaggio rurale che lo circonda inserendo questo lembo del territorio tra i più belli della Regione nella promozione del turismo lento e dell’eccellenza enogastronomica. Come diretta conseguenza di questa politica oggi registriamo la volontà dei privati di investire in questo segmento, fiduciosi di una crescita dei flussi che fa ben sperare per il futuro”.
Queste le considerazioni espresse dall’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini a margine della visita all’azienda agricola Luisa di Corona, dove l’assessore si è recato accompagnato dal sindaco di Mariano del Friuli e da un esponente del Consiglio regionale.
Una visita che è stata occasione non solo per conoscere l’azienda – fondata nel 1927 da Francesco Luisa con una tenuta familiare che all’epoca contava cinque ettari di terreno – ma anche per valutare le potenzialità di sviluppo turistico dell’area pianeggiante che sorge ai piedi del Collio. La Regione – è stato detto – ha sostenuto le imprese attraverso bandi rivolti al miglioramento della ricettività, alla valorizzazione dei prodotti tipici, alla creazione di nuove forme di accoglienza turistica.
L’estate 2022, pur non potendo contare su numeri definitivi, ha fatto registrare anche nelle aree rurali un andamento in linea con la crescita del turismo in tutta la Regione, forte soprattutto del ritorno dei visitatori stranieri, in particolare germanofoni, dopo le restrizioni dettate dal biennio di pandemia.
Accompagnato da Davide Luisa, titolare assieme al fratello Michele, l’assessore ha fatto visita all’azienda potendo apprezzare i progetti futuri di investimento che guardano proprio alla possibilità di intercettare i flussi turistici che provengono dalla vicina autostrada e dalla fitta rete di ciclovie che, grazie anche ai progetti di Regione e Comune, si sta infittendo in tutta l’area compresa tra Gradisca d’Isonzo e Cormons, compresa una tratta che attraversa la zona vitivinicola di Corona.
I fratelli Michele e Davide Luisa, che svolgono rispettivamente il ruolo di enologo e agronomo dell’azienda, possono ora contare su 180 ettari di terreno di cui 110 a vigneto. La vendemmia imminente si annuncia per le caratteristiche organolettiche di un’ottima annata, a conferma, anche in questo caso, di un trend positivo per tutto il comparto regionale.