Il comprensorio scolastico in via Vittorio Veneto a Gorizia.
La rigenerazione urbana è un processo che non si limita agli aspetti urbanistici e attraverso il recupero di un’area degradata o in disuso innesca un rinnovamento sociale che parte proprio dai più giovani e ha riflessi positivi sicuramente all’intero tessuto cittadino. Ed è proprio questo l’obiettivo del masterplan del campus scolastico di Gorizia, per procedere con il quale è importante l’approvazione da parte del Consiglio comunale della variante urbanistica al piano regolatore.
È questo, in sintesi, il messaggio trasmesso dall’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante nel corso dell’audizione svoltasi nell’ambito del Consiglio comunale del capoluogo isontino sul tema del progetto per la realizzazione del nuovo comprensorio scolastico in via Vittorio Veneto a Gorizia. Evidenziando l’elevato livello di partecipazione che ha caratterizzato l’iter del progetto, l’assessore ha precisato che la decisione di realizzare strutture nuove piuttosto che riutilizzare quelle esistenti dell’ex ospedale di Gorizia è stata presa per garantire il massimo livello di sicurezza sotto il profilo antisismico e il rispetto delle normative europee per quanto concerne il risparmio energetico.
Ad essere trasferiti nel nuovo campus saranno infatti gli istituti Slataper e Galilei, ovvero quelli con i dati peggiori sulla resistenza sismica. Una scelta che guarda alla sicurezza dei ragazzi e delle ragazze e che oggi, nell’anniversario del terremoto del 1976, la Regione sostiene con convinzione. Per quanto concerne le risorse, l’assessore ha quindi spiegato che il progetto da 30 milioni di euro, è sostenuto sia con fondi regionali sia europei: 16,5 milioni provengono dal Por Fesr e sono vincolati alla realizzazione della nuova sede del Liceo Slataper. A questi si aggiungono 10,2 milioni di euro di risorse regionali per la realizzazione della biblioteca, della palestra e la sistemazione dell’area esterna compresa quella del parcheggio, mentre ulteriori 5 milioni di euro sono destinati alla demolizione dell’ex ospedale e alla realizzazione dei sotto servizi.
In merito alle tempistiche l’esponente della Giunta regionale ha spiegato che, al momento, l’intervento è in fase di progettazione sia per quanto riguarda il Liceo Slataper, la biblioteca, la palestra e dell’area esterna. La predisposizione della progettazione avverrà entro la metà del 2025 e la progettazione esecutiva nella seconda metà e conclusione entro la fine dello stesso anno. L’affidamento dei lavori è quindi previsto all’inizio del 2026, con un tempo d’esecuzione dei lavori preventivato di due anni e trasferimento della scuola nel 2029.