La battaglia a Gorizia del comitato “Basta Tir in centro”.
È ricomparso a Montesanto, pochi giorni fa, il cartello del comitato “Basta Tir in centro”, chiaro segnale che la situazione, nonostante incontri e promesse da parte dell’amministrazione comunale di Gorizia, non ha ancora trovato un lieto fine.
“Il sindaco Ziberna viene sempre aggiornato sulle condizioni che si presentano a causa del transito dei tir, gli invio personalmente dei messaggi con documentazione fotografica. L’unica azione che ha fatto è stata inviare una lettera, datata 2020, che ha indirizzato alla Regione, per la quale non ha mai ricevuto risposta e non si è mai interessato di riceverne una” racconta Luciano Candini, portavoce del gruppo insieme a Guglielmo Jug che afferma “è una situazione insostenibile, in modo particolare perché tutte le vie interessate a questo traffico, come via Montesanto, Via Orzoni, Via Don Bosco, sono zone cittadine, fanno parte di quartieri residenziali“.
I tir, provenienti dai paesi dell’est, trasportano legname, coilis (rotoli di lamiera e di acciaio) e sono quindi mezzi con carico da più di 100 tonnellate. “Una volta li ho seguiti” spiega Candini “sono arrivati fino a Sant’Andrea e poi hanno imboccato l’autostrada. Quindi chiedo quale sia l’utilità di farli passare per le strade di Gorizia, quando sarebbe più utile e sicuro che stiano fuori dalla città, restando dal lato sloveno e facendo scalo a Vertojba”.
Un altro elemento che viene sottolineato dai due rappresentanti è come non vengano effettuati controlli sugli autisti, per esempio sul materiale che effettivamente trasportano e da quante ore guidano. Jug ricorda poi che Stefano Ceretta, attuale vicesindaco e assessore Sicurezza, Polizia Locale, Mobilità urbana, aveva promesso di svolgere controlli, di attivare eventuali interventi, ma nulla è stato fatto: “Pensando al Comune, la cosa che fa sorridere è che lo stesso Ziberna era tra i primi firmatari della petizione contro il transito dei tir in centro e che a suo tempo aveva raccolto ben 1200 firme, mentre adesso, oltre a farci sentire quasi in colpa per questa battaglia, ci dicono che siamo dei “visionari””.
“Appena ho saputo che a Monfalcone e a Duino-Aurisina avevano vinto il ricorso per il divieto di transito ai mezzi pesanti che attraversano i centri abitati, mi sono di nuovo confrontato con il sindaco ” continua Candini “ma ricevo sempre la stessa risposta, ovvero che secondo il comandante della Polizia locale, Marco Muzzatti, le condizioni sono diverse e quindi non si può fare alcun tipo di azione contro il transito dei tir“.
Per Jug da parte dell’amministrazione comunale non c’è proprio interesse per le zone che non siano il centro: “Montesanto viene dimenticata. In occasione del Giro d’Italia hanno asfaltato la strada per metà e segnalato con delle barriere i fossati: adesso le hanno tolte! In centro fanno piste ciclabili e si preoccupano dei sensi unici, mentre le periferie sono in uno stato di completo abbandono“. “Inoltre” fa presente Jug “il fattore ambiente dovrebbe essere centro d’interesse visti anche i fatti di attualità. Tutti parlano dell’importanza di azioni contro l’inquinamento, di come è necessario ridurre l’impatto ambientale e noi, ogni giorno, vediamo passare i tir per le strade della città“.
Candini e Jug ci tengono a sottolineare che non si fermeranno e che non dimenticano tutte le promesse fatte da vari schieramenti politici. Il comitato “Basta Tir in centro” è agguerrito e deciso a portare avanti la propria battaglia, che non fanno solo per il quartiere, ma per tutti i cittadini, perché il transito può essere pericoloso per chiunque si trovi lungo la strada, autisti, ciclisti, pedoni.