Da Serracchiani ad Agrusti tanti i commenti in Fvg per la vittoria.
La vittoria di Gorizia e Nova Gorica come capitale europea della cultura 2025 ha comprensibilmente suscitato entusiasmo ovunque in Fvg, dalla politica alle categorie economiche. La scelta della giuria che ha premiato le due città confinanti, considerate come un’unica realtà, avrà forti ricadute su tutto il territorio regionale non solo dal punto di vista culturale e politico, ma anche economico.
“Un successo che premia il lavoro di tutti, ma in primo luogo la capacità crescente di fare sistema dimostrata dal territorio goriziano, italiano e sloveno – ha commentato la deputata del Pd, Debora Serracchiani –. Il titolo di capitale europea della cultura suggella un percorso di collaborazione ormai lungo e non sempre facile, ma sul quale abbiamo voluto camminare insieme con determinazione. Dall’ingresso della Slovenia nella Ue e poi nell’area Schengen si sono sviluppati e infittiti i progetti comuni, a testimonianza della vocazione transnazionale di un’area unica, in cui ci sono ancora molte opportunità da cogliere”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico. “Si tratta di una grande opportunità per il territorio e per tutto il Friuli Venezia Giulia, i suoi abitanti e le sue imprese – ha affermato Agrusti – Quest’occasione costituisce senza dubbio un palcoscenico importante per il dibattito sulla cultura, anche alla luce della trasformazione che questo ambito sta subendo e subirà in conseguenza del Covid19, ma anche per ribadire la dimensione geo-economica dell’area in rapporto all’Italia, all’Europa e al resto del mondo. Un’area transfrontaliera che è indubbiamente centrale nelle direttrici Nord-Sud e Est-Ovest che connettono gli Stati già membri dell’Unione e quelli che aspirano a esserlo, ma che sono anche altre centro di rotte internazionali a raggio più ampio, pur ancora necessitando di un miglioramento nei collegamenti. La nostra associazione è pronta a svolgere la sua parte accanto agli Enti preposti alla predisposizione del programma per l’organizzazione di iniziative ed eventi all’insegna della promozione della cultura d’impresa e della valorizzazione dell’osmosi fra cultura e mondo produttivo”.
“Si tratta di una tappa importante di un percorso iniziato negli anni ’60, in tempi molto più complessi di quelli attuali – ha commentato il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti –, con gli allora sindaci Michele Martina e Josko Strukely. Ora l’auspicio è che, dopo l’ottimo risultato ottenuto, al quale l’assessore regionale Gibelli ha creduto dall’inizio, l’amministrazione comunale sia all’altezza della sfida richiesta. Il momento storico che tutti stiamo attraversando, con le sue enormi difficoltà, impone una coesione ancora più forte e l’abbandonando di certe posizioni di chiusura nocive per tutti. Questo riconoscimento, sperato e rincorso – ha concluso Moretti -, deve essere un simbolo di tutela delle diversità intese come elementi che possono arricchire comunità anche differenti. Questo sia in chiave culturale, sia per lo sviluppo di nuovi e più forti rapporti economici“.