La panchina rossa di Gorizia deturpata.
“Cagne c’è sempre un perché”. L’insulto, apparso su una panchina dei Giardini pubblici di Gorizia, già di per sé stesso è grave. Quelle parole, però, assumono un significato se possibile ancor maggiore, dato che sono state scritte proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e, oltretutto, proprio su una delle panchine rosse che l’amministrazione comunale ha voluto in ricordo delle donne vittime di violenza.
Immediata la reazione del sindaco Rodolfo Ziberna che, senza tanti giri di parole, ha denunciato il fatto postando sul suo profilo Facebook l’immagine della panchina prima e dopo l’intervento di pulizia da parte dei dipendenti comunali, che già alle 8.45 della mattina dopo avevano provveduto a cancellare le scritte.
“Proprio nella giornata contro la violenza sulle donne – scrive Ziberna – c’è chi ha voluto dimostrare quanta strada ci sia ancora da fare. La panchina rossa ai Giardini pubblici in ricordo delle donne uccise è stata deturpata con una scritta ingiuriosa che solo una mente malata poteva scrivere. Solo un idiota sprovvisto di cultura, educazione e dignità – prosegue il sindaco – può giustificare il femminicidio. Un bullismo che Gorizia ed il Paese tutto non possono che condannare. Un forte plauso ai dipendenti comunali che alle 8.45 avevano già cancellato questo sfregio alla nostra comunità. Purtroppo – conclude Ziberna – è appena arrivata la notizia che nel pordenonese è stata uccisa un’altra donna. Dobbiamo fare di più. Non è accettabile questo massacro continuo”.