La riqualificazione delle aree verdi di Gorizia.
Uno scavo profondo 10 metri e con un diametro di 20 ospiterà la cosiddetta talpa, ovvero lo strumento che trivellerà il sottosuolo per realizzare la condotta di 1,5 chilometri che convoglierà le acque in eccesso provenienti dal territorio sloveno. Si tratta di una parte importante del progetto di riqualificazione idraulica e igienica del torrente Corno e del suo bacino, i cui lavori, iniziati mesi fa, stanno entrando nel vivo.
Qualche giorno fa il sindaco, Rodolfo Ziberna, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici, Arianna Bellan , dal dirigente Alessandro De Luisa e dai rappresentanti dell’impresa Icop, ha effettuato un sopralluogo al cantiere, in via Generale Scodnik, per osservare, in particolare, il grande scavo dal quale partirà la trivellazione per realizzare la condotta, elemento importante per la messa in sicurezza idraulica che, a partire dal confine con la Slovenia, all’altezza del valico di San Gabriele, arriverà fino alla Valletta dove le acque ripulite del torrente saranno fatte riemergere. Il suo compito sarà quello di intercettare le portate provenienti dal bacino sloveno del Corno che eccedono i volumi convogliati nel tratto coperto del torrente mettendo fine così a ogni pericolo di esondazione.
La nuova condotta avrà un diametro utile di 200 centimetri e una lunghezza complessiva di 1520 metri e dal confine proseguirà in via San Gabriele e, quindi, lungo via degli Orzoni e via Generale Scodnik. Quindi, costeggiando via Italico Brass arriverà all’inizio del tratto scoperto del Corno, all’interno del parco della Valletta.
“Siamo in presenza di un lavoro davvero straordinario – sottolinea Ziberna -, atteso da decenni e che, oltre a mettere in sicurezza le zone a rischio di inondazioni realizzerà il risanamento igienico del torrente e la riqualificazione naturalistica ambientale della Valletta, restituendo alla città questo bellissimo polmone verde. Con questo intervento – aggiunge Ziberna – si intende anche valorizzare un’area oggi praticamente abbandonata e collegarla ad altre zone verdi, dal parco Coronini fino ad arrivare al parco di Piuma, ma anche ad analoghi siti del territorio sloveno per creare una sorta di Central park Goriziano in grado di diventare un polo di attrazione per gli amanti della natura. Anche attraverso progetti come questo Gorizia vuole rinascere e costruire un nuovo futuro dove la valorizzazione dell’ambiente diventa un valore aggiunto per il territorio”.
Al sopralluogo erano presenti anche il sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavic e i tecnici del Comune sloveno per un coordinamento con gli interventi analoghi che si stanno effettuando oltre confine.