Lo spegnimento notturno dei monumenti di Gorizia.
Dopo aver lanciato l’allarme durante un incontro con i vertici dell’Anci la scorsa settimana, il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, prosegue la sua battaglia per sensibilizzare il governo affinché intervenga in tempi brevi contro il calo bollette “che rischia di mettere in ginocchio famiglie e attività economiche”.
Per lanciare un ulteriore messaggio, anche se simbolico, il primo cittadino ha dato disposizione affinché vengano spente le luci notturne interne nei monumenti simbolo, a partire dal castello e nei palazzi comunali. “Capisco che ci vorranno ingenti risorse per coprire i maggiori costi di energia e gas – sottolinea Ziberna – e che si sta cercando di individuare i canali di finanziamento più idonei, ma la situazione è in veloce peggioramento e ci sono operatori economici che non riusciranno a pagare le bollette e dovranno chiudere le loro attività. Ci troviamo fra le mani una bomba a orologeria che rischia di scoppiare da un momento all’altro ed è indispensabile intervenire subito. Intanto i sindaci potrebbero essere autorizzati, con disposizioni specifiche, a fruire dei fondi Covid-19 non utilizzati lo scorso anno ma anche una quota dell’avanzo di gestione“.
Il sindaco ne aveva parlato, nei giorni scorsi, a Roma, con il presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro e quello del Friuli Venezia Giulia, Dorino Favot, a margine dell’incontro che una delegazione di primi cittadini italiano ha avuto con il papa. “Ovviamente la questione è ben presente e l’Anci farà tutto ciò che è possibile per sensibilizzare il governo perché, come ha riconosciuto il Pontefice, i sindaci devono essere protagonisti in fase storica così complicata e difficile come quella attuale dobbiamo rappresentare la voce delle famiglie e degli operatori economici che, come se non bastasse il Covid-19 oggi si trovano a dover affrontare questo nuovo, pesante ostacolo alla ripresa, l’aumento dell’energia: vanno stanziate subito risorse adeguate prima di ritrovarci ad affrontare possibili tensioni sociali. Va anche detto che a risentire di questa situazione saranno gli stessi Comuni che si ritroveranno a dover affrontare ulteriori spese per centinaia di migliaia di euro per il caro energia, per illuminare e riscaldare scuole e uffici, soldi che verranno sottratti ad altri servizi, compresi quelli sociali”.
Intanto, per cercare di venire incontro al possibile aumento dei casi di famiglie in difficoltà il sindaco, insieme all’assessore al welfare, Silvana Romano, ha organizzato un vertice con dirigenti e funzionari del Comune per cercare di prepararsi a dare risposte ad una potenziale nuova ondata di situazioni difficili.
“Siamo in contatto anche con delle realtà private che, periodicamente, mettono a disposizione fondi per pagare bollette a famiglie bisognose per sensibilizzarle ulteriormente e scriverò alle aziende che erogano energia e gas affinchè cerchino di mettere in atto, se possibile, ulteriori rateizzazioni per agevolare i pagamenti di famiglie e operatori. E’ evidente – chiude il primo cittadino- che se dovessi essere costretto taglierò parte dell’illuminazione in città e i soldi risparmiati serviranno a potenziare gli aiuti al sociale”.