La riqualificazione del Giardino dell’incontro a Gorizia.
Finiti i lavori di riqualificazione dei giardini dei Musei Provinciali di Borgo Castello, conosciuti anche come “Giardino dell’incontro“. Uno dei luoghi più suggestivi della città, dal quale è possibile ammirare Gorizia dall’alto, riflettere sul passato e guardare al futuro. I giardini, infatti, sono cornice perfetta al Museo della Grande Guerra, dove la storia incontra la tecnologia, grazie alla nuova videoinstallazione interattiva.
Durante l’inaugurazione dei giardini, l’assessore Anna Del Bianco, direttrice dell’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia (Erpac), ha spiegato che il progetto si pone come traguardo due obiettivi: la condivisione degli eventi della prima guerra mondiale tra le istituzioni italiane e slovene, anche in vista del 2025, e la possibilità di rendere questo patrimonio mondiale dell’umanità sempre più fruibile e accessibile. “L’area si presentava come una superficie incolta: erbacee infestanti, arbusti e alberature spontanee – ha spiegato la Del Bianco, che continua – Il progetto quindi ha puntato prima su una pulizia di queste specie vegetali, per poi riorganizzare i giardini con nuove piantumazioni, la sistemazione di panchine, manufatti e spazi pavimentati“.
Raffaella Sgubin, direttrice del Servizio Musei e archivi storici di Erpac, ha illustrato l’aspetto economico dei lavori sono costati 260mila euro, di cui 150mila finanziati da fondi europei e 110mila da fondi di bilancio dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia. La riqualificazione dei giardini rientra nel progetto Walk of Peace, programma europeo Interreg Italia/Slovenia 2014-20 che mira a uno sviluppo sostenibile del patrimonio della prima guerra mondiale tra le Alpi e l’Adriatico.
Presente anche Diego Bernardis, consigliere regionale, che ha sottolineato l’importanza del rapporto tra natura e storia: “Vorrei che questi giardini possano permettere incontri di pace, stimolare il pensiero, pensare agli orrori del passato, a quello che i soldati hanno vissuto, in modo tale che non si ripetano più gli stessi errori”. L’assessore alla Cultura ed allo Sviluppo Turistico di Gorizia, Fabrizio Oreti, ha ricordato invece l’importanza del lavoro in sinergia delle istituzioni italiane e slovene. Una collaborazione che mira alla massima valorizzazione dei percorsi culturali e storici transfrontalieri e che ha visto la possibilità di candidarsi come patrimonio Unesco.
L’inaugurazione dei giardini è stata l’occasione per presentare la nuova installazione multimediale, che si trova all’interno del Museo della Grande Guerra e realizzata da Cameranebbia di Milano. Lo strumento tecnologico vuole dare al pubblico la possibilità di non essere un semplice visitatore, ma di essere parte attiva. Attraverso sei artisti emblematici per il territorio, Italico Brass, Luigi Spazzapan, Veno Pilon, Sofronio Pocarini, Ivan Čargo e Bruno Ernesto Cossar, il visitatore potrà rivivere l’esperienza dei cittadini austriaci durante la prima guerra mondiale. In ottica transfrontaliera, gli approfondimenti saranno fruibili in lingua italiana, slovena e inglese.