Il sopralluogo nell’area della Valletta del Corno.
Con i suoi 20 ettari di verde anche Gorizia potrà vantare di un polmone verde, quello della Valletta del Corno, che si estenderà da via Italico Brass a via Colombo. I lavori stanno procedendo a ritmo serrato e la conclusione è prevista per l’estate 2022. Questo quanto emerso dal sopralluogo della giornata di oggi al quale hanno partecipato, tra gli altri, Fabio Scoccimarro, assessore regionale all’Ambiente, Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, Arianna Bellan, assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesco Del Sordi, assessore comunale all’Ambiente, e Raffaella Tuzzi, responsabile unica del progetto (RUP).
“Tre sono le motivazioni che hanno dato vita a questo progetto – illustra Tuzzi – per i problemi legati alle esondazioni del 1983 e del 1987, per risanare le acque del torrente Corno e per riqualificare la valletta, che si trovava in uno stato di degrado”. Tuzzi ha spiegato che la questione principale è stata di natura idraulica: il torrente aveva una portata di 50/60 metri cubi d’acqua al secondo che doveva essere diminuita e così è nata la necessità di uno scolmatore. In questo modo la condotta attraverserà un microtunnel sotterraneo che passerà fino al tratto a cielo aperto. “C’è stata una delibera regionale che ha approvato la realizzazione dei lavori fino al confine sloveno, per andare oltre stiamo aspettando il nullaosta dalla vicina Nova Gorica, in quanto si dovrà procedere anche in territorio sloveno, in direzione del valico di via San Gabriele”, chiarisce l’assessore, che conclude affermando: “Con questo progetto sarà sistemata la parte di captazione delle acque, che non saranno più reflue, ma bianche”.
Il risparmio dell’opera.
Scoccimarro ha evidenziato come l’opera sia un risultato di lavoro sinergico tra comune e regione, che hanno fatto “squadra e risultato, portando anche ad un risparmio economico in quanto erano previsti 20 milioni di euro, ne sono stati spesi 18 milioni di euro, e quindi sono stati risparmiati 2 milioni di euro di soldi pubblici che potranno essere utilizzati per rendere più bella e fruibile la zona”. La speranza di Scoccimarro è che in virtù di queste collaborazioni per progetti comuni tra Italia e Slovenia, Gorizia e Nova Gorica, si possa pensare anche ad un ambiente unico, che fa parte di un unico e grande ecosistema.
“Qui era precluso l’accesso a causa di una folta boscaglia, adesso sono previsti sette accessi che renderanno il parco raggiungibile da diverse vie e in pieno centro, piste ciclo-pedonali, aree giochi, infopoint” interviene Ziberna. L’idea è di un polmone verde fruibile da tutti, per passeggiate, per fare pic-nic, per prendere il sole. Conclude poi il sindaco: “Sarà un luogo di aggregazione, accessibile in ogni modo”.