Piazza Transalpina cambierà nome, la sfida di Gorizia e Nova Gorica

Il futuro di piazza Transalpina a Gorizia.

L’impegno della Regione su Gorizia, e in particolare su piazza della Transalpina, è massimo, perché la Capitale europea della cultura 2025 rappresenta da un lato un’occasione unica per riscoprire le nostre radici, che affondano anche in momenti dolorosi come quelli legati alle tragedie del Novecento e, dall’altro, per proiettare Gorizia e l’intero Friuli Venezia Giulia verso il futuro. Il tutto con un’attenzione particolare ai giovani; la maggior parte degli investimenti sono
infatti mirati a far sì che Go2025! funga da rampa di lancio per il territorio goriziano attraverso una visione dinamica e orientata verso un domani senza confini, nel quale la coesione tra i popoli sia il biglietto da visita di Gorizia e dell’intero Friuli Venezia Giulia.

È questo, in sintesi, il pensiero espresso dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli durante l’incontro sullo stato di avanzamento dei lavori del sito transfrontaliero di piazza Transalpina in vista di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, svoltosi questa mattina in uno dei luoghi simbolo dell’amicizia tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Un incontro di alto livello, al quale hanno preso parte, tra gli altri, importanti rappresentanti del governo della Repubblica di Slovenia, come Matej Arcon vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro per gli Sloveni all’estero, e i segretari di Stato Marko Koprivc, Vesna Humar e Miran Gajšek, oltre al sindaco e all’assessore alla Capitale europea della cultura e ai vertici del Gect Go.

L’esponente della Giunta, che rappresenta anche l’autorità di gestione del Pr Fesr, ha evidenziato come su Go2025! siano stati investiti ben 2,3 milioni di euro, ovvero la massima somma erogabile, ai quali si sommano, 5,4 milioni di risorse per gli interventi a Gorizia e, solo per la parte di competenza italiana, oltre 130 milioni di euro di cui 14 per la promozione degli eventi. Un’ulteriore conferma di quanto quest’iniziativa sia considerata strategica per la comunità regionale e dell’importanza dell’uso virtuoso dei fondi: per questo motivo lo strumento dei fondi di coesione va potenziato nella futura programmazione europea.

L’assessore regionale ha infine voluto sottolineato il costante lavoro compiuto dal Gect Go per concretizzare le politiche di coesione territoriale e favorire l’amicizia tra i popoli e ha rimarcato che la decisione della candidatura comune di Nova Gorica e Gorizia a capitale europea della cultura è un esempio di vera coesione per l’intera Europa, perché dimostra come i vecchi confini oggi rappresentino un’occasione da cogliere per costruire un modello di pace e cooperazione.

Un pensiero condiviso anche dal ministro Arcon, già sindaco di Nova Gorica, il quale ricordando come tra pochi giorni la Slovenia celebri i vent’anni dall’ingresso nell’Unione europea, ha proposto che, come ulteriore segno di amicizia, Gorizia e Nova Gorica individuino un nuovo nome comune per piazza Transalpina. Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore del Gect Go Romina Kocina, che ha spiegato come mettere assieme finanziamenti di diversa origine, tanto per tipologia che per provenienza geografica, e unire in un unico grande programma di riqualificazione le risorse provenienti da due Paesi sia stata la vera sfida di questo percorso. Inoltre ha ribadito che piazza Transalpina è l’esempio plastico e concreto di uno straordinario
progetto senza confini.