Il pianista di Gorizia supera le semifinali.
Alexander Gadjiev è in finale alla 18esima edizione del Concorso Chopin di Varsavia, la competizione pianistica più antica e prestigiosa che si tiene ogni cinque anni nella capitale polacca.
Ieri sera, poco dopo le 23, nella Sala dello Specchio della Filharmonia Narodowa, sono stati annunciati i nomi dei finalisti. Da regolamento, dovevano essere dieci: il livello eccelso dei musicisti in gara ha però spinto la giuria ad aprire le porte della finale ad altri due concorrenti.
L’ultima prova della manifestazione si terrà nelle giornate del 18, 19 e 20 ottobre. I pianisti suoneranno uno dei due concerti di Chopin accompagnati dalla Filarmonica di Varsavia.
Oltre a Gadjiev, gli altri portenti della tastiera ammessi all’ultimo atto sono: Leonora Armellini (Italia), J J Jun Li Bui (Canada), Martin Garcia Garcia (Spagna), Eva Gevorgyan (Russia/Armenia), Aimi Kobayashi (Giappone), Jakum Kuszlik (Polonia), Hyuk Lee (Corea del Sud), Bruce Liu (Canada), Kamil Pacholec (Polonia), Hao Rao (Cina) e Kyohei Sorita (Giappone).
Il goriziano suonerà il concerto in Fa minore, il meno conosciuto dei concerti del genio polacco: una scelta in controtendenza rispetto a quella degli altri candidati che mostrano sempre di prediligere il concerto in Mi minore. Nella storia quasi secolare del Concorso, in sole tre occasioni un pianista italiano è risultato tra i premiati: il veronese Alberto Nosé ci è riuscito nel 2000 (quinto premio), il ligure Corrado Rollero nel 1990 (quarto premio) e Maurizio Pollini, l’unico a vincere il primo premio assoluto, nel lontano 1960.
L’auspicio è quello che il formidabile Gadjiev possa ripetere l’impresa. In ogni caso, comunque vada, arrivare all’ultima prova del Concorso Chopin di Varsavia rimane un traguardo eccezionale che tagliano solo i baciati da un talento fuori dalla norma.