L’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa ha stanziato quasi 350mila euro
“Grazie al fondamentale impegno dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa, il Sacrario militare di Oslavia sarà oggetto di significative opere di riqualificazione. Tra queste, spicca il pieno ripristino dell’impianto campanario della Campana Chiara, un potente simbolo di pace, oltre al restauro della scalinata monumentale di accesso al Sacrario”.
Lo dice, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis del gruppo Fedriga presidente che annuncia l’avvio degli attesi lavori, in particolare per quanto attiene alla Campana Chiara e alla scalinata monumentale d’accesso all’area sacra: “La Campana Chiara, simbolo di pace e memoria, tornerà a suonare grazie a tali interventi“.
Lavoro di squadra per sbloccare il cantiere
“Un impulso significativo per la risoluzione della problematica – prosegue Bernardis – è venuto dalla mozione di cui sono stato promotore e primo firmatario nella passata legislatura, convintamente sostenuta da tutta l’assemblea legislativa e con il prezioso placet del presidente Massimiliano Fedriga e dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti. Dopodiché, ricordo anche l’impegno del consigliere comunale Andrea Tomasella, che per primo ha sollevato la questione con una mozione in Consiglio a Gorizia. Il lavoro di squadra è stato senza dubbio il valore aggiunto che ha permesso di arrivare all’avvio dei lavori”.
“L’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della difesa ha stanziato quasi 350mila euro per il consolidamento statico e conservativo della Campana Chiara e altre opere accessorie. La durata stimata del cantiere è di 150 giorni, quindi, se tutto procede senza intoppi, da novembre 2024 si potrebbe svolgere l’inaugurazione. La progettazione esecutiva – sottolinea l’esponente di Centrodestra – è stata affidata all’ingegnere Matteo Tomaselli. Il responsabile del procedimento nella fase di progettazione ed esecuzione è il capitano di Vascello Antonio Conio, e l’impresa esecutrice è la Di Betta Giannino Srl di Nimis”.
“Questo progetto – conclude il consigliere di maggioranza – è un passo in avanti significativo verso la conservazione del nostro patrimonio storico e culturale, che permetterà di restituire alla comunità un simbolo di pace e memoria di inestimabile valore”.