Il futuro di Gorizia, dalla capitale europea della cultura alle infrastrutture

Vari i temi trattati nell’incontro tra sindaco Gorizia e sottosegretario.

L’appuntamento del 2025, quando Nova Gorica e Gorizia saranno capitale europea della cultura, ma anche infrastrutture e opere pubbliche. Si è parlato di questo, stamani, durante l’incontro tra il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vincenzo Amendola, che detiene la delega per gli affari europei nel governo Draghi.

“È stato un incontro molto proficuo – ha riferito Ziberna – dal quale è emersa una volta di più la grande attenzione che Roma sta rivolgendo a Gorizia. La nostra città, agli occhi di chi la guarda da lontano, appare come un laboratorio europeo, quel modello che si è iniziato a costruire in passato e che oggi, prima attraverso il Gect e da pochi mesi con la conquista del titolo di Capitale europea della cultura 2025 insieme a Nova Gorica, si sta concretizzando. Se oggi Gorizia si è ritagliata un suo spazio tra le pagine della politica nazionale il ringraziamento va prima di tutto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che più volte ci ha ricordato nei suoi interventi pubblici, che mi ha ricevuto recentemente a Roma e che presto speriamo di ospitare a Gorizia”.

Al vertice hanno partecipato anche la senatrice Tatjana Rojc, il deputato Guido Germano Pettarin, il presidente del Gect Paolo Petiziol e il capo di gabinetto del Comune di Nova Gorica, Gorazd Bozic. “Con il sottosegretario Amendola – ha concluso il sindaco – abbiamo condiviso la possibilità che il governo Draghi possa essere vicino alla realizzazione di importanti opere pubbliche che oggi coinvolgono non solo Gorizia ma anche il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. Per fare questo ho proposto di inserire uno spazio dedicato alla Capitale della cultura al tavolo di governo italo-sloveno”.