Lo sconforto degli imprenditori del benessere di Gorizia.
Lo slittamento, al primo giugno, dell’apertura delle attività legate al benessere ha suscitato molti segnali di protesta anche in Friuli. Dopo l’annuncio del Premier Giuseppe Conte, il segretario generale di Confartigianato imprese Gorizia Marco Gobbo ha esternato con un post sui social il proprio sconforto. “Desidero esprimere – scrive Gobbo – la mia solidarietà a tutto il comparto benessere. La decisione rischia di distruggere una categoria importantissima. La mia unica speranza, ma non sarà semplice, sarà agire a livello nazionale.”
Le parole sono condivise anche dal presidente Ariano Medeot che ha immediatamente contattato il presidente regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti, per condividere le posizioni da prendere a tutela delle migliaia di aziende che garantiscono posti di lavoro e un importante gettito fiscale. L’appello viene lanciato al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, affinché si faccia interprete delle difficoltà del settore. Inoltre, è stata avviata una raccolta firme, già arrivata a 3mila sottoscrizioni, come atto di denuncia verso il blocco dell’attività.
Se non si arrivasse ad un concreto segnale di ripresa entro l’11 maggio, si organizzerà una manifestazione in città. La protesta, pacifica, simbolica e nel pieno rispetto dei provvedimenti anti contagio, si concretizzerà proprio l’11 maggio in piazza Vittoria con la formale consegna delle chiavi i tutte le attività al sindaco Rodolfo Ziberna. In aggiunta, se ancora la categoria non venisse ascoltata, le imprese auspicano il blocco immediato di qualsiasi tassa fiscale, bollette e affitti, unitamente ad un adeguato finanziamento a fondo perduto e a sgravi fiscali.