Assolto il guidatore che investì un giovane.
Cinque anni fa aveva investito un pedone, uccidendolo. Oggi è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. Alberto Paparazzo oggi ha 60 anni ed è il goriziano che nel 2016 era alla guida della Toyota Yaris, mentre percorreva via Alviano, la via dell’Università. La vittima era Wali Rahaman, un ragazzo pakistano 24enne. L’ipotesi di accusa contestata era quella di omicisio stradale il giudice monocratico del Tribunale di Gorizia, Francesca De Mitri, si è pronunciato in favore di Paparazzo.
Il giovane era sbucato da dietro a un albero, al di fuori delle strisce pedonali. Stando alle ricostruzioni, nel momento dell’attraversamento improvviso indossava la cuffiette. Le analisi avevano poi confermato come quella mattina avesse assunto una bevanda alcolica, perché era stato riscontrato un tasso di alcolemico di 0,8 g/l. Durante il procedimento Procura e difesa si erano poi avvalse di consulenze per valutare quale fosse la velocità della Yaris nel momento dell’impatto. In un tratto di strada il cui limite è di 50 chilometri orari.
Alla fine però non si era arrivati a un dato preciso, visto che risultati nettamente diversi (60-70 km/h per la Procura e 45-51 per la difesa). Paparazzo però ha sempre sostenuto di essere sicuro che viaggiasse entro i limiti. Dai pochi dati emersi pare comunque che il goriziano non avrebbe potuto percepire la presenza del giovane. Il tempo di reazione utile per una frenata di emergenza è stato calcolato di un secondo. Il giovane investito però avrebbe impiegato meno di quel lasso di tempo per percorrere l’1,65 metri che lo separavano dall’albero da cui era sbucato all’auto di Paparazzo.