Grazie all’allungamento del terzo binario della stazione di Gorizia.
Il trasporto merci su rotaia diventa sempre più strategico per tutta la zona confinaria del Friuli Venezia Giulia e il goriziano in particolare. La ferrovia, punto cardine del corridoio Adriatico Baltico, infatti, si adegua agli standard europei grazie all’allungamento dei binari che collegano il porto di Trieste a Tarvisio. Ne beneficerà l’interporto di Gorizia, dove tra poco vedrà la luce l’ulteriore raccordo della cosiddetta lunetta.
Il piano nazionale Rfi ha dunque finanziato i moduli 750, che consentiranno il passaggio di merci e l’aumento di traffico diretto dal porto di Trieste al corridoio Adriatico Baltico, una scelta prioritaria che consentirà lo sviluppo infrastrutturale del territorio, tema caro all’ex senatrice Laura Fasiolo e sostenuta nel mandato in corso da Guido Germano Pettarin.
Il nodo di Gorizia sta quindi prendendo sempre più forma, con il conseguente aumento della competitività della nostra regione rispetto ai mercati del centro Europa. L’allungamento del terzo binario della stazione di Gorizia, infatti, completa, nella soddisfazione bipartisan dei due onorevoli, l’adeguamento anche di questo impianto, il cosiddetto modulo 750 metri, un intervento che consentirà il passaggio nella stazione di Gorizia, verso i valichi con l’Austria e la Slovenia, di treni merci con lunghezza fino a 750 metri e con sagome e pesi assiali negli standard europei.