Il cyber ricatto a Gorizia.
La Polizia Postale di Gorizia, a seguito di un’articolata indagine informatica, ha denunciato a piede libero un uomo di 37 anni residente a Trieste resosi responsabile di un tentativo di estorsione ai danni di una giovane donna. La vittima si era rivolta agli investigatori dopo aver ricevuto un messaggio da uno sconosciuto che le intimava minacciosamente il pagamento di 2 Bitcoin – corrispondenti a circa 38.000 euro – per “mantenere il silenzio” sull’attività di modella che la ragazza svolgeva su un sito erotico.
La determinazione della giovane, che ha denunciato il fatto non lasciandosi intimorire dal cyber-ricatto, ha consentito alla Polizia Postale di svolgere le indagini informatiche necessarie a ricostruire l’identità e localizzare l’estorsore. L’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore di Gorizia, Paolo Ancora, ha permesso di individuare l’abitazione dell’indagato, che è stato sottoposto a perquisizione dei sistemi informatici.
Gli investigatori hanno così potuto ricostruire le tracce informatiche che confermavano il quadro indiziario a carico dell’uomo, tra le quali spicca il profilo utilizzato per inoltrare il messaggio estorsivo, ma anche il wallet/portafoglio Bitcoin con il quale l’indagato avrebbe incassato il denaro occultando la propria identità.
L’aumento dell’uso delle piattaforme virtuali di intrattenimento a sfondo erotico intensifica i rischi di abuso da parte di malintenzionati. La Polizia Postale invita a denunciare ogni tentativo di estorsione e, allo stesso tempo, a limitare la pubblicazione dei dati personali privati sul web, facendo attenzione ai termini d’uso e alle impostazioni privacy offerte dalle varie piattaforme.