A Gorizia presentata l’iniziativa “Dieci ore di bellezza”.
Dieci ore dedicate alla bellezza dell’arte. Dieci ore, il 2 dicembre a Gorizia, per un incontro privilegiato con tre opere d’arte che tracciano, una accanto all’altra, un viaggio affascinante nell’evoluzione dell’arte in tre tappe grandiose: Vincent Van Gogh, Henri Matisse, Vassilij Kandinskji. Il precursore dell’Espressionismo, il più grande dei Fauves, il padre dell’Astrattismo.
Si tratta di uno straordinario omaggio alla città offerto dalla Rete d’impresa del Pinot bianco nel Collio, in collaborazione con il Comitato di San Floriano, che organizza la mostra internazionale d’arte di Illegio e il Comune di Gorizia. La Rete d’impresa del Pinot bianco nel Collio raggruppa sette cantine, Castello di Spessa, Livon, Pascolo, Russiz superiore, Schiopetto, Toros, Venica&Venica.
La mostra a Gorizia.
Ci sarà la possibilità per tanta gente di incontrare le tre opere da vicino, il 2 dicembre, dalle 14 alle 24, nel ridotto del teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia. Ma non è l’unico aspetto che renderà speciale la giornata visto che il “cuore” di quelle dieci ore sarà il “Convivio”, che dalle 20.45 alle 22.30 in teatro metterà in dialogo don Alessio Geretti, curatore delle mostre di Illegio e della grande mostra attualmente visitabile a Casa Cavazzini a Udine “La forma dell’infinito”, con Paolo Lauciani, filologo classico, ma anche uno dei massimi sommelier d’Italia, per un avvincente percorso che permetterà di cogliere i nessi tra i colori di Van Gogh, Matisse, Kandinskij e le fragranze e l’oro del Pinot bianco che sul Collio friulano accanto a Gorizia raggiunge livelli d’arte.
L’evento è stato presentato questa mattina al teatro Verdi alla presenza del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, dell’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti, della rappresentante della rete d’impresa del Pinot bianco, Ornella Venica e dello storico don Alessio Geretti.
“Questa è la Gorizia che si prepara a vivere l’avventura di essere, insieme a Nova Gorica, capitale europea della cultura – le parole del sindaco Ziberna e dell’assessore Oreti –. Fino a pochi mesi fa sarebbe stato difficile portare nella nostra città opere di artisti del calibro di Van Gogh, Matisse e Kandinskij. L’orizzonte del 2025 è una vetrina che sta mettendo Gorizia in primo piano a livello non solo regionale, ma anche nazionale e che, come conferma questo evento straordinario, produce risultati esaltanti già a partire da quest’anno e valorizza quell’intreccio fra arte e vino che rappresenta una parte fondamentale della storia di questo territorio”.
Un concetto di cui si è fatta portavoce Ornella Venica “Sono orgogliosa – ha detto – di rappresentare i 7 produttori e famiglie dei quest’area che hanno come obiettivo quello di far conoscere il Collio e la sua gente straordinaria. Il vino è cultura, cultura del territorio e della civiltà contadina, da qui il connubio perfetto con l’arte e le opere che abbiamo il piacere di offrire ai cittadini goriziani, e non solo. Un ricordo, con tanta tristezza, vorrei dedicarlo anche al nostro presidente Roberto Felluga, che ci ha lasciati prematuramente pochi giorni fa”.
Come verderla.
Quella di ammirare questi tre quadri, è un’opportunità che don Geretti ha definito “da cogliere al volo”. Gli uffici del Comune di Gorizia, che hanno lavorato con grande impegno per rendere possibile la realizzazione dell’iniziativa, stanno lavorando per definire le modalità di accesso al teatro Verdi in occasione dell’esposizione delle opere. L’ingresso sarà libero, senza necessità di prenotazione, ma contingentato per rispettare i limiti di capienza della sala del ridotto. I gruppi potranno fermarsi per circa 15 minuti davanti alle opere, potendo ascoltare la spiegazione di don Alessio.
L’accesso alla lectio della sera sarà anch’esso gratuito ma esclusivamente per chi avrà prenotato un posto a sedere, direttamente al botteghino del Teatro Verdi con accesso da corso Italia, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 a partire da lunedì 29.