Definito il mappamondo di Gusti di Frontiera 2024: a Gorizia 350 stand da 45 Paesi

Svelate le novità dell’edizione 2024 di Gusti di Frontiera, in programma dal 26 e al 29 settembre

Il pianeta terra rappresentato come una grande boule che, scoperchiandosi, svela un’esplosione festosa di pietanze e, dal globo, emerge Gorizia con i suoi luoghi più iconici e la rappresentazione di un assaggio dei tanti cibi che si potranno assaporare durante la kermesse: è questa l’essenza del visual ideato per l’edizione 2024 di Gusti di Frontiera, in programma tra il 26 e il 29 settembre.

Un’immagine ricca e gioiosa che ben riproduce il caleidoscopio di sapori dal mondo che Gorizia proporrà anche quest’anno in occasione di quella che è ormai affermata come la più grande manifestazione enogastronomica del Nordest, con le sue migliaia di visitatori e i migliori piatti e prodotti dai quattro angoli del pianeta.

A Gusti di Frontiera, 350 stand da 45 Paesi

Il mappamondo dei sapori di Gusti di Frontiera, quest’anno giunto alla 19esima edizione, è ormai definito: tra le tantissime manifestazioni di interesse giunte agli organizzatori, la commissione comunale preposta ha selezionato 350 stand da 45 Paesi radunati, come da tradizione, in 14 Borghi distribuiti nell’intera superfice del centro città.

Borgo Italia, si snoderà lungo Corso Italia e via Diaz ospitando tutte le specialità del nostro Paese e dando ampio spazio quest’anno a tutte le regioni italiane: spicca Borgo Friuli Venezia Giulia, con tutta la migliore enogastronomia della nostra regione, collocato in Corso Verdi e via Oberdan.

14 i borghi che animeranno il centro di Gorizia

Borgo Austria troverà spazio tra piazza Cesare Battisti e via Petrarca mentre Borgo Americhe si snoderà tra le vie Cadorna e Boccaccio. Ritorna naturalmente Borgo Mare con le sue apprezzatissime specialità ittiche, posizionato in piazzale Donatori di Sangue. Borgo Francia sarà in corso Verdi, di fronte ai Giardini pubblici, mentre Borgo Oriente sarà collocato in piazza Vittoria, luogo che ospiterà anche il ritorno di Borgo Nord Europa mentre Borgo Europa Centrale sarà in via Roma, Borgo Slovenia e Balcani in via Roma e via De Gasperi e il Borgo Iberico, come di consueto, in piazza Municipio.

A questi si aggiungono Borgo Associazioni, in via Crispi e via Marconi, dove trovano posto le numerose proposte culinarie offerte dalle Pro Loco, e Borgo Dolci Gusti, nel tratto pedonale di corso Verdi, dove si sono volute concentrare le tante proposte dolci giunte al Comune.

Ritornano anche le gettonatissime offerte di Borgo Truckfood che quest’anno si è voluto collocare in una modalità diffusa, distribuendolo in diverse aree: da piazza Vittoria a corso Verdi, fronte posta centrale, in via Petrarca e in via Rismondo. Nel grande villaggio del gusto trovano posto anche i colorati mercatini che propongono oggettistica varia, posizionati nel controviale di corso Italia, di fronte al Palazzo della ex Provincia. Numerosi gli operatori che hanno fatto richiesta e sono attualmente in lista d’attesa per rientrare in caso di eventuali disdette.

Gemellaggi con Lienz, Klagenfurt e Zalaegerzeg

Gusti di Frontiera 2024 rinnova e rafforza il rapporto con le città gemellate tanto che troveremo nel Borgo Austria le città di Lienz e Klagenfurt e nel Borgo Europa centrale la città di Zalaegerzeg con le tantissime proposte culinarie e l’offerta turistica.

Un grande ritorno alle origini è rappresentato, poi, da “Gusti in Piazza“: le piazze Cavour e Sant’Antonio rinnovano il loro ruolo di luoghi preposti a ospitare gli stand istituzionali, tra tutti quello di PromoturismoFVG, vero e proprio partner della manifestazione, che quest’anno affianca Gusti di Frontiera con ancora maggiore partecipazione e presenza. In piazza Sant’Antonio si rinnova anche il Salotto del Gusto, un’arena che ospiterà incontri, talk e tanti ospiti, oltre all’inaugurazione ufficiale della kermesse.

Piazza Cavour sarà sede di un altro, importante, partner – in questo caso privato – dell’evento, con lo stand del Tiare Shopping. Numerose altre postazioni e progetti sorgeranno nelle due piazze per celebrare e promuovere l’enogastronomia di qualità del nostro territorio con i presidi Slow Food.

Coinvolte nella kermesse anche tantissime realtà commerciali cittadine che partecipano ancora una volta animando la città e rappresentando un punto di riferimento imprescindibile per chi viene da fuori città e per gli stessi goriziani.

La vicinanza delle istituzioni in vista di Go!2025

“In vista dell’anno della Capitale della cultura è di particolare importanza e soddisfazione che le istituzioni regionali si stringano attorno alla manifestazione fiore all’occhiello di Gorizia”, sottolinea il sindaco Rodolfo Ziberna. “È di massima rilevanza per noi valorizzare la presenza di stand che propongono le eccellenze locali e regionali in vista del 2025, così come dare spazio alle eccellenze slovene nell’ottica di una sinergia sempre più profonda e proficua tra la nostra città e la città di Nova Gorica. Non posso che ringraziare la Regione e PromoturismoFVG per l’attenzione che riservano a Gusti di Frontiera, ormai stabilmente ai vertici delle più importanti e frequentate manifestazioni della nostra regione”.

Numero di borghi inalterato nonostante i cantieri in città

Da parte sua l’assessore comunale ai Grandi eventi Luca Cagliari rimarca il grosso impegno speso dagli uffici in questi mesi in vista della 19esima edizione: “Il lavoro procede a pieno ritmo e si è puntato sempre di più sulla qualità degli espositori. La città è oggetto di grandi opere pubbliche di riqualificazione in vista di Nova Gorica – Gorizia Capitale della Cultura: siamo, però, riusciti a far fronte al ridimensionamento degli spazi disponibili – vista l’indisponibilità dell’ex mercato all’ingrosso, del Parco del Municipio e dei Giardini Pubblici – mantenendo inalterato il numero dei Borghi presenti e inserendo nelle piazze sotto Borgo Castello Gusti in Piazza. Da rilevare, poi, il ritorno del Salotto del Gusto, uno spazio che rafforza il valore anche culturale di una kermesse che, attraverso l’enogastronomia, racconta le tradizioni e la cultura profonda dei popoli del pianeta”.