Vittoria del Comune di Gorizia sulla gestione del canile di Lucinico.
“Non solo il Comune ha agito correttamente, ma ha doverosamente operato per assicurare agli animali un adeguato servizio di accoglienza”. Questa, per il Comune di Gorizia, l’estrema sintesi con cui il Tar ha respinto il ricorso dell’Aipa in cui si contestava l’assegnazione della gestione del canile di Lucinico ad un’altra associazione, ovvero “La Cuccia” di Staranzano.
Il Tar, quindi, ha avvallato le scelte del Comune. “L’Aipa ha manifestato un evidente atteggiamento di rifiuto ad accettare la convenzione proposta dal Comune, pretendendo la pedissequa adozione di quella tipo allegata al regolamento regionale – si legge nella sentenza-. Perciò, legittimamente, anzi doverosamente, il Comune ne ha preso atto e, per garantire la prosecuzione del servizio, ha affidato lo stesso, provvisoriamente, nelle more di una nuova procedura pubblica di scelta, ad un diverso organismo di volontariato. Oltre a ciò – prosegue -, le critiche alle clausole della bozza di convenzione che, secondo l’Aipa, si porrebbero in contrasto con la L.R. 20/2012 (contrasto dedotto genericamente, senza l’indicazione specifica delle norme di legge con cui si porrebbe il conflitto) non sono condivisibili, trattandosi di disposizioni intese a mantenere il doveroso controllo dell’Ente su alcuni aspetti della gestione del canile, che non presentano alcun profilo di contrasto, né con la legge regionale, né col relativo regolamento di esecuzione”.
Nessuna delle diverse censure indicate dall’Aipa contro il Comune, difeso dall’avvocato dell’ente, Stefano Piccoli, è stata accolta dal Tar. “Non avevo alcun dubbio sul fatto che gli uffici avessero agito in modo corretto e trasparente ma, soprattutto, nell’esclusivo interesse degli animali. – rimarca il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna-. È stato detto di tutto sui social contro il Comune e addirittura c’è stato chi fatto credere che il canile sarebbe stato chiuso e trasferito a Monfalcone. Non solo non è stato così, ma abbiamo aggiunto anche nuove figure professionali in modo continuativo per la salute fisica e psicologia dei nostri animali e invito tutti a visitare il canile per verificare le condizioni dei nostri amici a quattro zampe. Ciò che mi dispiace maggiormente è che questa situazione conflittuale, non voluta certo da noi, abbia provocato una inutile spaccatura in città mettendo in croce il Comune con accuse assurde, oggi totalmente smontate dal Tar. Mi auguro davvero che questa amara vicenda si chiuda qui”.
“Non è una vittoria perché non c’era da parte del Comune alcuna battaglia contro chicchessia, semmai il contrario – questo il commento l’assessore comunale al Benessere degli animali Chiara Gatta -. Tanto che ricostruendo la vicenda persino i giudici, carte alla mano, hanno evidenziato nella sentenza come sia emersa nella vicenda la plastica volontà dell’amministrazione di arrivare a un punto d’incontro con l’associazione nell’esclusivo interesse di garantire una più efficiente gestione del canile. Tengo a ringraziare gli uffici e il dirigente Gardin, che in questi mesi hanno gestito l’iter in maniera inappuntabile, come confermato dalla sentenza, trovando una soluzione d’emergenza in tempi rapidi quando Aipa ha deciso di non firmare il prolungamento della convenzione e adoperandosi in precedenza per evitare di arrivare al punto in cui si è arrivati. Dispiace onestamente che si sia arrivati a questo punto, non per volontà del Comune, che si è sempre mosso nell’esclusivo interesse del Benessere animale riconoscendo il valore dell’operato dei volontari”.