La proposta del sindaco di Gorizia.
Gorizia chiede la creazione di una nuova Zona franca per supportare il commercio isontino. La richiesta arriva dal sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, che, alcuni giorni fa, in una videoconferenza ha affrontato l’argomento con il deputato Guido Pettarin e i consiglieri regionali Diego Bernardis, Giuseppe Nicoli e Antonio Calligaris.
“Era assolutamente prevedibile che la chiusura del confine provocasse un forte aumento di incassi, in città, per carburanti e sigarette, oltre a un maggior movimento in negozi, bar e ristoranti perché, come il sottoscritto dice da anni, insieme ad altri, con i confini aperti la concorrenza slovena è assolutamente impossibile da battere. L’unico strumento in grado di aiutare il commercio della fascia confinaria goriziana e di tutto il Friuli Venezia Giulia è una nuova Zona franca”.
“Appena è stato possibile – ha dichiarato il sindaco – ho organizzato la riunione, in video conferenza, molto utile e costruttiva, in cui è emerso che tutti stiamo andando verso la stessa direzione, ovvero creare uno strumento che consenta agli operatori della fascia confinaria del Friuli Venezia Giulia, a partire da Gorizia, di tornare ad essere competitivi con le attività slovene che, a causa di una diversa fiscalità e di un minore costo del lavoro, possono praticare prezzi più bassi, a volte di molto, rispetto ai nostri. Qui non siamo in presenza di libera concorrenza perché c’è una tale diversità in campo fiscale, senza parlare del costo del lavoro, che impedisce agli operatori di essere realmente competitivi. E non solo per ciò che riguarda sigarette e benzina. Va anche evidenziato che non ci perdono solo i nostri operatoti ma tutte le casse pubbliche perchè, a fine anno, con questa mole di mancati acquisti, le casse pubbliche ci perdono decine di milioni di euro.
Al momento ci sono diverse iniziative pronte, come la Zese, sulla quale Ziberna sta lavorando assieme alla camera di commercio. A livello nazionale l’onorevole Pettarin sta preparando una proposta per l’attivazione della Zes a livello nazionale. In regione, il consigliere Bernardis, sta lavorando sulla Zona franca d’emergenza, insieme a Calligaris e Nicoli.
“Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili – insiste Ziberna– per arrivare a un risultato concreto e condiviso. Durante l’incontro è stato anche deciso di attivare un tavolo, in cui possano essere presenti tutti i livelli istituzionali ma anche le categorie economiche e i sindacati per fare il punto della situazione e procedere uniti. E su quest’ultimo punto invito davvero tutte le forze politiche a sotterrare le asce di guerra e a confrontarsi sulle proposte per affinché Gorizia possa finalmente dare un’immagine di unità su una questione di fondamentale importanza per il suo futuro. Penso che l’obiettivo sia molto più importante delle bandierine e dobbiamo concentrare le energie sulla battaglia per Gorizia e non sprecarle in piccole lotte politiche che non avvantaggerebbero nessuno ma penalizzerebbero solo la nostra città”.