A Gorizia rinasce dopo la pandemia l’associazione culturale Heimat

L’associazione culturale di Gorizia.

Inaugurata in piazza Vittoria la nuova sede di Heimat, associazione culturale di Gorizia che si propone come innovativo punto di incontro per la città. “Abbiamo trovato questo spazio e abbiamo subito pensato che potesse offrire maggiori possibilità rispetto a quella precedente di Via IX Agosto”, spiega Carlo Ambrosini, presidente di Heimat. La realtà culturale era già attiva sul panorama goriziano, ma a causa della pandemia ha dovuto sospendere gli incontri e le mostre. Si può parlare quindi di un ritorno in scena che ha in programma per i prossimi mesi già diversi appuntamenti aperti al pubblico.

L’associazione.

“Heimat è una parola tedesca che può essere tradotta con diversi termini, come madre, patria – racconta Ambrosini – in italiano lo possiamo intendere più come casa”. È proprio questo, infatti, quello che vuole essere l’associazione: un ambiente aperto a tutti dove è possibile avere un confronto tra le parti. Ambrosini sottolinea che Heimat è nata con l’idea di essere un’associazione atipica, che “offre, forse, qualcosa di diverso”. Molti ospiti sono personalità poco note e che spesso non vengono presentati alla cittadinanza. “L’idea del circolo è nata perché molti di noi fanno parte di ex gruppi degli ultra di pallacanestro e calcio – spiega il presidente – non avendo più un punto d’incontro abbiamo pensato di creare un gruppo, un luogo, dove trovarsi e offrire qualcosa di più non solo a noi stessi, ma anche agli altri”. Così nasce Heimat.

Nell’ultimo periodo, poi, l’associazione è cresciuta, diventando anche casa editrice e con la pubblicazione due libri. Il primo “Soccer Party Ibridazioni nel calcio di oggi” di Enrico Soli e Paolo Frigo. Il secondo è stato in occasione dei due anni dell’associazione ed è la ristampa in edizione limitata con copertina rigida cucita a filo e stampa in foglia d’oro dell’opera “Il Principe” di Macchiavelli, con la prefazione del noto giornalista Marcello Veneziani.

“Nella società liquida, vogliamo essere il marmo, che si scolpisce e lascia il segno nel tempo”, afferma Veronica Cavalcante, associata del circolo. “Sono entrata da poco nell’associazione e mi sono sentita subito accolta – continua la Cavalcante – il cuore di Heimat è questo: un insieme di anime diverse che sono aperte agli altri e al confronto“. La Cavalcante aggiunge che il futuro dell’associazione è riuscire a diventare un centro di aggregazione per i giovani, un vero e proprio punto di riferimento culturale per la città. “Un esempio tangibile di cosa è Heimat è stata la realizzazione della nuova sede: ciascuno di noi ha contribuito in base alle proprie capacità, attitudini e disponibilità“, racconta la giovane. Infatti, per la nuova sede ogni materiale è stato fatto a mano oppure riciclato: uno dei principi è stato proprio il riuso delle cose.

I prossimi appuntamenti.

Diversi sono gli eventi in programma e aperti al pubblico. Il primo sarà venerdì 8 ottobre con ospite Nino, importante esponente della scena italiana e protagonista storico della Curva nord Milano, che parlerà della Milano anni ’90. A seguire sabato 23 ottobre ci sarà il giornalista Toni Capuozzo che tratterà la situazione in Afghanistan. Sabato 6 novembre sarà dedicato ai pub scozzesi ed è prevista anche la presenza di un DJ set proveniente proprio dalla Scozia. Infine, è prevista entro la fine dell’anno una mostra dedicata ai fumetti Andy Capp, conosciuti come “Le vicende di Carlo e Alice“, che hanno raggiunto fama internazionale in modo particolare negli anni ’80.