Morto al Cpr di Gradisca, chiesti 2 rinvii a giudizio.
La Procura di Gorizia ha chiesto due rinvii a giudizio per il caso del 37enne di origini georgiane Vakhtang Enukidze, morto il 18 gennaio 2020 per edema polmonare e cerebrale mentre si trovava nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.
I due rinvii a giudizio riguardano il direttore del Centro e l’operatore che quella notte era di turno al centralino. Per entrambi l’ipotesi di accusa è quella di omicidio colposo, ai sensi dell’articolo 589 del Codice penale. Restano molti i lati oscuri nella vicenda. Vakhtang Enukidze avrebbe infatti manifestato problemi respiratori fin dalle prime ore della notte, tanto che compagni di stanza avevano chiamato, via citofono, per dare l’allarme. Ma i soccorsi, secondo l’ipotesi della Procura, erano arrivati solo a mattina inoltrata, intorno alle 10.
Da qui l’ipotesi di accusa di omicidio colposo nei confronti del direttore del Centro, responsabile del personale, e del centralinista in servizio quella notte, che avrebbe dovuto allertare i soccorsi una volta ricevuta la chiamata di emergenza. L’udienza preliminare davanti al Gup è prevista a fine estate.