Il bilancio del sindaco di Gorizia.
“Con l’arrivo del vaccino sono certo che, finalmente, si sia imboccata la strada per l’uscita dall’incubo della pandemia che ci ha così duramente colpiti e il 2021 sarà l’anno della ripartenza”. Ne è convinto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna che, nel suo saluto di fine anno, si dichiara “doverosamente ottimista” per ciò che riguarda il futuro.
“Dobbiamo rimboccarci le maniche e cominciare già oggi a ricostruire la nostra società, devastata sotto molti aspetti dalla convivenza con il virus, che ha provocato grandissimo dolore a tante famiglie – rimarca il primo cittadino -. Anche se siamo ancora in una fase critica abbiamo il dovere di programmare gli interventi per il rilancio di un’economia che, in molti settori, è letteralmente in ginocchio e di un sistema sociale profondamente modificato che vede oggi fra i nuovi poveri intere categorie di lavoratori particolarmente colpiti da questo drammatico evento. Sarebbe un gravissimo errore – attacca Ziberna- se, a livello nazionale, sprecassimo i fondi europei con interventi a pioggia anziché prevedere un’azione strategica volta a riavviare l’economia, cogliendo l’occasione per incentivare l’innovazione ma anche per modernizzare, finalmente, un sistema burocratico che, anche in questa occasione, si è rilevato mefitico. L’Italia è un grande Paese e sarà tale anche nella ripartenza se chi la governa saprà dimostrarsi all’altezza”.
Il sindaco parla quindi della sua città, che, sotto l’albero di Natale ha trovato come regalo il titolo, insieme a Nova Gorica, di Capitale della cultura. “Sono profondamente orgoglioso della mia città- ribadisce- ma non solo per questo ultimo risultato raggiunto. I goriziani hanno saputo affrontare la prova del Covid 19 con straordinario senso di responsabilità, ma anche con uno spirito di solidarietà eccezionale. Ma sono orgoglioso anche per il ruolo di Gorizia in ambito sanitario, in quanto il nostro ospedale è stato in prima linea, mettendo in campo il miglior patrimonio umano e professionale, contribuendo a salvare vite e, contemporaneamente, a garantire le prestazioni tradizionali. In questi mesi Gorizia ha dato davvero il massimo e, alla fine, è arrivato lo splendido regalo della Capitale della cultura, che ci permetterà una vera e propria svolta, con un impatto potivo sull’economia e sull’occupazione”.