L’allungamento dei binari a Gorizia.
Un notevole risparmio sui costi di trasporto, che si tradurrà in un aumento della competitività per la Regione FVG con riguardo ai mercati centroeuropei. Con l’allungamento del terzo binario della stazione di Gorizia, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha infatti completato l’adeguamento anche di questo impianto al cosiddetto “Modulo 750 metri”. Questo intervento aggiunge un altro tassello al progetto che consentirà il ricevimento nelle stazioni del Friuli Venezia Giulia di treni merci con lunghezza fino a 750 metri, oltre che con sagome e pesi assiali negli standard europei per i Corridoi TEN-T. Potranno così essere inoltrati verso i valichi di Austria e Slovenia treni merci con un maggior numero di carri, consentendo un incremento della capacità delle linee e favorendo lo shift modale con indubbi benefici sull’impatto ambientale.
Anche grazie a questa attivazione il ramo di linea del Corridoio Baltico – Adriatico, che passando per Gorizia collega Tarvisio al Porto di Trieste, potrà conseguire, primo in Europa, questo livello prestazionale già nel 2021. In particolare il sistema portuale di Trieste, principale utilizzatore di queste tratte, ne trarrà importanti vantaggi quando anche lo scalo di Campo Marzio verrà dotato di binari da 750 metri.
Negli anni scorsi sono già state attrezzate con binari adeguati le stazioni di Monfalcone, Tarcento, Carnia e Tarvisio. A dicembre è previsto l’adeguamento di Pontebba e a seguire appunto quello di Trieste Campo Marzio. L’inserimento su questa via commerciale permetterà a Gorizia di espandere le relazioni con le località presenti sul Corridoio. In questa idea di sviluppo si inseriranno i futuri investimenti per la realizzazione di un ulteriore binario da 750 metri in stazione e l’attivazione del collegamento ferroviario diretto da Trieste verso Nova Gorica noto come “Lunetta di Gorizia”.
Per l’adeguamento di Gorizia, oltre all’allungamento del binario, è stato necessario progettare e realizzare numerose e complesse modifiche agli impianti di sicurezza e segnalamento e al SCMT (sistema di controllo marcia treno), integrando i più recenti standard operativi di sicurezza. L’investimento è stato di un milione di euro.