Domenica 22 settembre dalle 16 appuntamento nell’ex Chiesa di San Michele a Gemona
Dopo i cammini tenutisi a Sauris, Malborghetto ed Enemonzo, il progetto Alle radici del gusto. I campi in tavola dalla storia ai Presìdi Slow Food approda, domenica 22 settembre, dalle 16, a Gemona del Friuli grazie alla collaborazione del Comune, della parrocchia e di Slow Food Fvg. Il nuovo ‘viaggio’ di Maravee Projects per la Sezione Etnografica costruisce un ponte di valori tra il lontano passato di un’umanità sposata alla terra e il presente di comunità sensibili, intente a costruire il futuro sulle basi innovate di quello stesso sposalizio. Un ponte calato narrativamente sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia, e concretamente nelle sei località degli eventi calendarizzati.
Un ponte dedicato all’intera umanità, che il 28 settembre sarà presentato al Salone del Gusto 2024 di Torino, con la proiezione del video prodotto da Maravee e gli interventi del direttore artistico Sabrina Zannier e della scenografa e costumista Belinda De Vito.
Alle radici di Pane e Latterie
L’appuntamento gemonese – intitolato “Alle radici di Pane e Latterie” – è alle 16 nell’ex Chiesa di San Michele (a sinistra di Porta Udine, prima del Duomo) con la proiezione del cortometraggio “Alle radici del quotidiano. In Cucina” (45’) prodotto da MaraveeProject sempre nell’ambito della Sezione Etnografica per affondare con la consapevolezza contemporanea nei modus vivendi del passato e recuperarne valori e sapori imperdibili. Seguirà poi la camminata all’antico Lavador con l’ascolto del podcast sulle tipologie alimentari che contemplano i Prèsidi Slow Food gemonesi e, a seguire, la visita guidata dall’architetto Gianpaolo Della Marina al Duomo e all’Ossario. Il Cammino si concluderà poi con il rientro all’ex Chiesa per la degustazione curata da Slow Food FVG; la giornata è organizzata in collaborazione con l’Ecomuseo delle acque del Gemonese.
Un ponte tra passato e futuro
“Questo progetto – afferma il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – non solo mette in luce le eccellenze del nostro territorio, ma intreccia anche la nostra storia e tradizione con le sfide e le opportunità del presente, consentendo ai partecipanti di riscoprire e valorizzare i saperi e i sapori che hanno plasmato la nostra identità culturale, portandoli a dialogare con le comunità contemporanee. Il percorso, che si snoda tra i luoghi simbolo di Gemona e culmina nella degustazione dei prodotti locali, rappresenta un’occasione importante per riflettere sul valore del nostro patrimonio alimentare e immateriale, confermando l’impegno del nostro Comune e del territorio nel promuovere cultura, turismo e sostenibilità. Si tratta di un evento che getta un ponte tra passato e futuro, una celebrazione del cibo come espressione della nostra cultura e del nostro legame con la terra. Vi invitiamo a partecipare numerosi a questo appuntamento per condividere insieme un’esperienza che è al contempo visiva, sensoriale e profondamente simbolica“.
Un viaggio sensoriale
L’intero progetto è un viaggio concettuale, visivo e sensoriale in cui il gusto del cibo si eleva a metafora del più intenso e ammantante gusto per la vita. Perché lungo il corso del Novecento riscopre i modus vivendi che dai campi ai prati alle montagne portavano, sulle tavole del Friuli Venezia Giulia, prodotti sostenibili e sani.
E’ un viaggio ideato e diretto da Sabrina Zannier – prodotto da Maravee Projects grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione, la collaborazione e il contributo di Comunità di montagna della Carnia, Comuni di Forni Avoltri, Gemona, Enemonzo, Proloco di Enemonzo, Parco Intercomunale Colline Carniche, Comunità di montagna Canal del Ferro e Val Canale, Fondazione Museo Tolmezzo e la preziosa collaborazione di Slow Food FVG – che dal lontano passato conduce concretamente nel presente futuribile, attraverso la messa in scena dei Presìdi Slow Food FVG, ossia dei prodotti eccellenti, a rischio di estinzione, e dei loro produttori.
Le prossime tappe
Prodotti suddivisi in tipologie alimentari, che si elevano a protagonisti lungo il flusso progettuale dei Cammini esperienziali – dopo Gemona, domenica 6 ottobre dalle 10 a Collina di Forni Avoltri e domenica 13 ottobre dalle 11 a Tolmezzo – che attraverso podcast di storytelling, proiezioni di cortometraggi, visite a coltivazioni e feste alimentari inscenano la biodiversità dei cibi e dei territori del Friuli Venezia Giulia. Per narrare una realtà che innova il passato nel presente, tramandando mestieri e antiche tecniche di produzione, proteggendo la natura, valorizzando territori e culture. Per costruire un futuro di tipicità territoriali, sostenibilità ambientale ed economica, salute, socializzazione e turismo lento.
E’ la storia di una grande comunità, composta da tante “tribù”, da uomini e donne sposati alla terra. Una comunità che dopo le voci attoriali dei podcast ascoltati durante i Cammini, il progetto inscenerà nel Video presentato a Torino e nello spettacolo di domenica 6 ottobre, ore 11 (dopo il Cammino) a Collina di Forni Avoltri, per rappresentare anche visivamente il dissolvimento del limite tra umanità e natura, perché entrambi sono al contempo capo e servitore dell’altro.