Si occupò dei bambini di Gemona dopo il terremoto.
Una di quelle esperienze che non si possono dimenticare e a lui, infatti, è rimasta nel cuore al punto che quasi 47 anni dopo cerca quei bambini di Gemona, ormai cresciuti, di cui si occupò nell’estate del 1976, subito dopo la scossa di terremoto che colpì il Friuli.
Così ha scelto la via dei social per ricontattarli e si è iscritto al gruppo “Sei di Gemona se…”. “Mi sono iscritto a questo gruppo anche se non ho legami con Gemona perché nell’estate di quel maledetto 1976 ho passato quei mesi a fare da mangiare e organizzare giochi e passatempi vari ad un gruppo di ragazzini del vostro paese che erano nella casa parrocchiale di Castelvecchio di Valdagno (Provincia di Vicenza). Ero poco più grande di loro, avevo allora 18 anni, ma ricordo quel periodo come uno dei più intensi della mia vita e avrei piacere di rincontrare qualcuno di quei ragazzi, ora donne e uomini adulti. Se qualcuno ricorda di essere stato a Castelvecchio mi farebbe piacere avere sue notizie. Grazie, Maurizio”.
Diversi iscritti al gruppo si sono riconosciuti, commuovendosi per quel ricordo e per la solidarietà che tanti dimostrarono in quella tragedia. “Ricordo anche un “giornalino” – continua Maurizio rispondendo ai tanti commenti -, che avete fatto voi ragazzini (i più vecchi di voi erano intorno ai 14 anni) e ricordo Giulia, una 14enne a cui avevo dato il mio “baracchino” CB e con quello aveva iniziato a chiacchierare con molta gente della zona. Mi farebbe piacere sapere di lei, ma anche di tutti voi, sperando abbiate avuto una vita felice“. E Giulia si è palesata: “O mio Dio! Mi batte forte il cuore, la ragazzina quattordicenne, oggi sessantenne, sono io! Senza alcun dubbio! Che grande emozione”. “Ti ricordi della foto che mi hai passato dal finestrino della corriera quando siete partiti – risponde l’uomo, che al tempo era uno scout-? L’ho tenuta nel portafoglio fino a che non si è distrutta”.
Ricordi dolci di un tempo passato, un tempo difficile per Gemona e per il Friuli, che però a quei bambini di allora ha lasciato la memoria della gentilezza di chi si è preso cura di loro. E Maurizio, alla fine, ha proposto una rimpatriata: “Potrei contattare dei ragazzi di qui che come me si sono occupati di voi e organizzare. Hai visto mai che si riallaccino i rapporti con un gemellaggio Gemona/Castelvecchio”.