Cherchi è tra i fondatori delle Giornate del cinema muto.
La Cineteca del Friuli compie in questo inizio d’anno un altro importante passo cooptando, nel ruolo di conservatore, un amico di antica data e socio fondatore delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, Paolo Cherchi Usai.
Dopo il recente acquisto dello storico Palazzo Gurisatti di Gemona, dove ha sede dal 1997, la Cineteca, infatti, ha un nuovo conservatore alla cui consulenza autorevole in materia di conservazione del patrimonio audiovisivo la Cineteca stessa si è già rivolta in passato, in particolare in occasione dell’avvio dell’Archivio cinema del Friuli Venezia Giulia.
“Conosciamo Paolo Cherchi Usai da oltre quarant’anni – ricorda il presidente Livio Jacob –. A farci incontrare fu il nostro ispiratore Angelo Humouda, il fondatore della Cineteca Griffith di Genova che nell’estate del 1977 arrivò nel Friuli distrutto dal terremoto portando con sé i film che proiettammo nelle baraccopoli. Soprattutto con la nascita delle Giornate del Cinema Muto le nostre strade si sono sempre incrociate, anche se la carriera di Paolo si è svolta per lo più all’estero”.
Prima del suo incarico di alcuni mesi, nel 2020, come direttore della Cineteca Nazionale di Roma, Cherchi Usai è stato per circa vent’anni Senior Curator al dipartimento di cinema del George Eastman Museum di Rochester, di cui è tuttora Curator-at-Large, e ha insegnato come professore associato nella locale università. Fra il 2004 e il 2008 ha diretto il National Film and Sound Archive of Australia e ne è ora Curator Emeritus. Nel periodo americano ha ideato la L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation e il Nitrate Picture Show, il primo festival al mondo sulla conservazione della pellicola, nato nel 2014. È Resident Curator del Festival di Telluride e co-fondatore del Domitor, l’associazione internazionale che promuove la ricerca sul cinema delle origini. Ha fatto parte per dieci anni del comitato esecutivo della FIAF, la Federazione Internazionale degli Archivi dei Film.
Per le Giornate del Cinema Muto ha curato il pluriennale Progetto Griffith, che nell’arco di dodici edizioni (1997-2008) ha riportato sul grande schermo tutto quanto è sopravvissuto della monumentale opera del padre del cinema americano, e dal 2009 cura la sezione – rivolta in particolare alle giovani generazioni – del Canone rivisitato, che propone i classici del muto nelle migliori copie attualmente disponibili. Libri e saggi di Paolo Cherchi Usai sono stati pubblicati in tutto il mondo e tradotti in una ventina di lingue.