La messa nella casa per gli anziani di Gemona.
Un momento di ripartenza e rinascita. Questo ha simboleggiato la messa che si è tenuta negli scorsi giorni alla casa di soggiorno per anziani di Gemona, in via Croce del Papa.
La struttura, interessata anche da alcuni casi di positività al Covid-19, ha vissuto un momento di festa e gioia che sapeva molto di vita “vera”. A sintetizzare la filosofia della giornata è l’assessore delegata alla Casa di soggiorno per anziani comunale, Monica Feragotto: “Da oltre sei mesi – evidenzia – i nostri anziani non partecipavano ad una messa. Loro sono quelli che hanno tanto sofferto la mancanza, in questi mesi di confinamento, della parola del Signore e del contatto con i volontari con i quali erano abituati a svolgere numerose attività“.
Da qui, la volontà di proporre la funzione religiosa e poter rifare un passetto verso la “normalità”. “L’amministrazione comunale, ci teneva tanto a poter realizzare questa messa, quale segnale di vicinanza con i nostri anziani, seguendo tutte le norme di sicurezza Covid-19, perché l’importante era non fare correre rischi agli ospiti, e finalmente, sabato 22 agosto alle 10, grazie ai volontari della Protezione Civile e al personale della casa soggiorno, è stato possibile”.
La messa è stata celebrata da monsignore Valentino Costante. Hanno partecipato il sindaco Roberto Revelant, il vice Loris Cargnelutti, l’assessore Feragotto, la consigliera Raffaella Zilli e alcuni volontari dell’Avulss (circa una decina, coloro che erano sempre presenti e che portavano avanti diversi progetti di socializzazione per gli ospiti).
“Li abbiamo abbracciati a distanza – conclude Feragotto – e ci siamo commossi al momento dei saluti. Non è stato un addio ma un arrivederci. Alla fine ad ognuno di noi rimarrà come ricordo quella luce di gioia e di pace che ha visto nei loro occhi durante la funzione. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo bellissimo momento di incontro e di preghiera”.