ELEZIONI GEMONA – Londero si candida alla sfida del dopo Urbani: “Queste le mie priorità”

La candidata sindaco di Gemona Londero.

Alcune priorità: la realizzazione del Centro diurno per anziani e la riqualificazione di piazza del Ferro. Un grande sogno: dedicare il castello alle iniziative per i bambini e un Polo d’arte internazionale. “Ho già i contatti con alcuni enti prestigiosi per creare qui da noi degli eventi a livello mondiale”, dice. Adalgisa Londero è candidata sindaco al Comune di Gemona, di cui è stata vice fino allo scorso dicembre di Urbani. Si presenta sostenuta “da una vera lista civica”, perchè da noi “abbiamo sia candidati di centrodestra che di centrosinistra”.

Sottolinea l’importanza “del dialogo con i cittadini” e di costruire “una sinergia con tutti i soggetti coinvolti”. Dal sociale, al commercio, dallo sport al mondo delle imprese “per costruire la Gemona del futuro”.

Detto da un amministratore uscente, come lei, può suonare male…

“In realtà no. C’è tanto da fare e tanto è stato fatto in questi anni. Durante la mia esperienza ho avuto un’attenzione particolare verso il sociale. Adesso avremmo modo, con la mia squadra, di essere attivi per la risoluzione di tanti altri problemi, che durante l’amministrazione Urbani non ho potuto affrontare”.

Tipo?

“Penso al rilancio del centro storico. La prima cosa da fare è attivare una conferenza per il commercio, per arrivare ad un piano condiviso per lo sviluppo del centro storico. Dobbiamo aiutare i piccoli commercianti e sostenere chi vuole aprire una nuova attività anche con contributi e sgravi fiscali”.

Un rilancio del centro che può passare anche dal turismo, visti i numeri in crescita delle presenze…

“Gemona può diventare il polo regionale del cicloturismo. Nel nostro programma parliamo di una nuova niederlech, in cui valorizzare una forma di mobilità lenta e sostenibile. Per fare questo occorre attrezzare Gemona di servizi, pensati anche per i turisti, in cui il centro storico rivesta una parte centrale”.

Castello compreso?

“Certamente, sul quale abbiamo due progetti importanti. Quello di trasformarlo nel castello dei bambini e di creare un Polo d’arte internazionale. Crediamo che l’idea di costruire un impianto di risalita per il castello sia eccessiva, pensando anche ai costi di manutenzione necessari ogni anno, e che sia più economico e utile recuperare la strada già esistente, redendola utilizzabile dai pulmini”.

Gemona ha vissuto, in questi anni, la menomazione dell’ospedale: qual è la vostra posizione?

“Chiederemo subito alla Regione un tavolo di confronto, rivendicando quei servizi eccellenti e quelle risorse che competono al nostro territorio. Sempre sul tema del sociale e della salute, una delle nostre priorità è la realizzazione del Centro diurno per anziani, con un’ala dedicata ai malati di Alzheimer, che sarebbe l’unica dell’Alto Friuli”.