Il Soccorso alpino è intervenuto sotto il Monte Cuarnan.
Poco prima delle 15 il componente di una cordata sotto il Monte Cuarnan ha chiamato il Soccorso alpino riferendo che il suo compagno, che faceva da capocordata sullo spigolo di roccia del Glemine, era bloccato da circa quaranta minuti senza rispondere. I due non riuscivano a comunicare a causa della distanza e anche perché separati da una quita di roccia che impediva il passaggio del suono: si trovavano tra la quinta e la sesta lunghezza della scalata.
Poco dopo aver chiamato il Nue112, quando l’intervento era già partito, il secondo di cordata ha richiamato nuovamente in centrale per avvisare che il problema si stava risolvendo: il suo capocordata si era trovato infatti in difficoltà a causa delle corde rimaste bloccate ed era però riuscito a districarsi finalmente iniziando la discesa. Il chiamante ha rassicurato i soccorritori che entrambi sarebbero riusciti a rientrare in autonomia e che non avevano più bisogno di aiuto. I soccorritori hanno comunque atteso il rientro della cordata, andando loro incontro lungo lo spigolo per tre lunghezze fino ad incontrarli e a scendere assieme a loro per accertarsi che tutto fosse davvero a posto.