La situazione nel comune di Gemona.
A Gemona, dove sono 367 i beneficiari di carta famiglia e bonus per l’energia elettrica, il numero di famiglie appartenenti alle fasce deboli è costante, tendenzialmente in aumento, soprattutto tra gli anziani che necessitano di aiuti economici. Oltre agli aiuti statali e regionali, il Comune investe in altre misure.
È così per il rimborso spese per l’acquisto di pannolini ecologici o i 4.000 euro stanziati per l’acquisto di testi scolastici della scuola secondaria di primo grado di cui beneficiano 60 utenti, la compartecipazione al servizio mensa e l’esenzione del pagamento dei servizi scolastici. Per gli anziani ci sono il progetto mobilità – 70 utenti, 4.000 euro di fondi -, il progetto “Libris Dapardut”, i contributi per il pagamento delle rette di strutture residenziali (86.000 euro, 10 utenti) e quello di 2,50 euro giornalieri per ciascun utente della casa di soggiorno comunale.
Infine, non mancano i contributi economici straordinari una tantum, con fondi pari a 15.000 euro e beneficiari segnalati dalle relazioni del servizio sociale. “Decideremo se ampliare il plafond in base alle indicazioni dei Servizi sociali” racconta il sindaco Roberto Revelant, prima di lanciare un appello alle istituzioni. “Invito la Regione – aggiunge il primo cittadino – a rivedere il sistema di welfare: ora le risorse sono distribuite in mille rivoli, con perdita di tempo e spreco di marche da bollo per le varie pratiche. Perché non razionalizzare i fondi, magari con un sistema legato alla Carta dei servizi?”. Un suggerimento che potrebbe sgravare gli uffici comunali, dove vanno presentate anche le domande per ottenere i benefici sovracomunali, di una consistente mole di lavoro.
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