Il Comune pronto per cremare le salme da Bergamo.
Le autorità della Provincia di Bergamo hanno contattato il primo cittadino di Gemona, Roberto Revelant, per chiedere la disponibilità alla cremazione delle salme dei defunti a causa del coronavirus all’interno del forno crematorio di Gemona.
L’alto numero delle vittime ha reso impossibile la cremazione all’interno della regione e le autorità della provincia di Bergamo sono state costrette a richiederne la cremazione altrove.
“Mai avrei pensato che la nostra città, che tanti aiuti ha ricevuto ai tempi del terremoto anche da quel territorio, potesse restituire anche se in minima parte la solidarietà ricevuta in un’altrettanta situazione di profonda difficoltà” ha commentato il sindaco.
Le salme dei defunti saranno trasportate tramite i mezzi militari provenienti da Bergamo. Nella parole di vicinanza del primo cittadino di Gemona viene citata la grande solidarietà dimostrata anche dalla provincia di Bergamo durante i tragici fatti che hanno colpito il Friuli nel 1976.
“È possibile immaginarsi tra l’altro, visto il grande cuore dei bergamaschi, che tra le cinquanta salme, di cui venti a Gemona, che raggiungeranno nelle massime condizioni di sicurezza gli impianti della nostra regione, vi sia qualcuno che allora probabilmente 40enne raggiunse il Friuli per prestare il proprio soccorso al fine di superare l’emergenza del sisma, che ancor oggi vogliamo ringraziare. L’Amministrazione comunale accoglierà con grande affetto questi nostri fratelli che purtroppo hanno perso la vita, posando un fiore per ciascuno di loro. Alla comunità di Bergamo e dei territori limitrofi, ai parenti, va la nostra vicinanza”.