“Difendiamo le montagne”: petizione contro la strada forestale da Rivoli Bianchi

Petizione contro la strada Rivoli Bianchi-Scric-Ledis.

Un’opera dispendiosa, poco utile e dal forte impatto ambientale: per queste motivazioni, la comunità di Gemona del Friuli si oppone al progetto di costruzione della strada forestale Rivoli Bianchi – Scric – Ledis con una petizione online sulla piattaforma Change.org che ha superato in poche ore le 400 firme.

A lanciare l’appello rivolto al Comune di Gemona del Friuli è Roberto Urbani, residente della zona, che chiede alla municipalità di Gemona di “sospendere la realizzazione della strada forestale e destinare le risorse economiche previste per la stessa per migliorare la viabilità forestale Ledis – Focella Tacia e di sistemare i sentieri, in particolare il CAI 708 – Rivoli Bianchi – Forca Ledis, soggetto a continui smottamenti e attualmente inagibile”.

Varie le ragioni che spingono i residenti a contrastare l’opera. Innanzitutto, l’importante costo di realizzazione data la particolarità del percorso e del contesto. “La strada forestale camionabile che l’amministrazione comunale di Gemona del Friuli intende realizzare – si legge nel testo della petizione – direttamente e attraverso soggetti privati, origina dalla località Rivoli Bianchi (m. 350 s.l.m.) per portarsi con un’erta salita fino allo Stavolo Scrić (m. 1235 s.l.m.), lungo versante Nord sotteso dalla linea di cresta che discende dal Deneâl verso il Cuel Frateit e la Creta Storta, per poi, aggirato il colle di Scrić, discendere lungo la valle della Moeda fino agli Stavoli Scugjelârs (m. 685 s.l.m.) in località Ledis“.

“Il tutto- continua la petizione -, con uno sviluppo di oltre 11 Km, una larghezza della carreggiata da m. 3,50 a m. 4,60, e oltre 40 tornanti con raggio minimo curvatura dei tornanti di 8 m. E’ finanziata completamente con risorse pubbliche; l’importo dei soli lavori a progetto è pari a 2.100.000 Euro. Una cifra che appare del tutto sottostimata date le grandi difficoltà tecniche che l’apertura del tracciato proposto potrebbe trovare: notevoli sbancamenti in roccia, ripidi versanti detritici da consolidare, materiale di risulta da smaltire, tornanti affastellati da sostenere. Le relative spese tecniche, pari a 174.767,42 euro costituiscono un ingente importo per una siffatta viabilità; tale complessivo dispendio di risorse dovrebbe richiedere una preventiva e seria riflessione sul corretto impiego di fondi pubblici e sul loro effettivo beneficio per la comunità”.

Oltre ai dubbi da un punto di vista economico, la petizione sottolinea anche l’impatto ambientale che la costruzione della strada comporterebbe. “Il ripido versante tra la loc. Rivoli Bianchi e Scrić – si legge nel testo – è coperto dai cosiddetti boschi di autoprotezione con prevalente funzione di salvaguardia idrogeologica che verrebbe meno nel caso dell’inevitabile e indubbio dissesto provocato dall’apertura di una strada. E’ quindi privo di interesse selvicolturale”.

Anche sotto il profilo turistico, il progetto viene considerato poco utile e anzi definita “l’antitesi del turismo lento. Tale opera – conclude la petizione – pare avere come unico fine il collegamento “diretto” dal Gemonese alla Val Venzonassa e, stante la tortuosità del tracciato, non rappresenterebbe nemmeno un miglioramento in termini di tempo e percorribilità rispetto alla strada di accesso alla medesima località tramite forcella Tacia.”.