La struttura sarà una sede distaccata del Gervasutta di Udine.
L’ospedale di Gemona si prepara a diventare il punto di riferimento per la cardiologia riabilitativa, come prevede la legge regionale. A proposito, la Regione vuole inserire all’interno della struttura la sede operativa distaccata del Gervasutta di Udine.
Infatti, il presidio sarà predisposto per la riabilitazione intensiva di natura post cardiochirurgica, cardiologica e neurologica. “E’ una sfida importante per l’assetto complessivo del servizio sanitario oltre ad un impegno da mantenere per la comunità gemonese”, commenta il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi.
L’obiettivo è fare in modo che il presidio ospedaliero ospiti una trentina di posti letto, metà dei quali destinati alla cardiochirurgia e alla cardiologia. Invece, i restanti posti serviranno per gli altri impieghi riabilitativi.
“Nei prossimi mesi – continua Riccardi – verrà concluso lo studio per allestire la struttura. Per quanto riguarda i professionisti, verranno avviati i bandi di selezione che rappresentano il primo passo per la concretizzazione del progetto. Il presidio di Gemona ha tutte le caratteristiche per diventare un centro riabilitativo residenziale“.