Cerimonie private per ricordare i morti del terremoto.
Per la prima volta le celebrazioni per l’anniversario del terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976 si terranno senza la presenza della comunità a causa della pandemia coronavirus, ad annunciarlo è il sindaco Roberto Revelant:
“Come ogni anno vogliamo onorare la memoria di quanti in quel tragico 6 maggio ci hanno lasciato, e ricordare l’incredibile opera di ricostruzione che, grazie a tenacia e forza di volontà eccezionali e alla solidarietà e al sostegno di tanti, ci diede modo di risorgere. In considerazione degli attuali divieti imposti dall’emergenza epidemiologica in corso però, le cerimonie si terranno in forma strettamente riservata, non aperta al pubblico“.
Il programma della giornata sarà comunque il consueto, con la deposizione di una corona presso il monumento in ricordo delle vittime. Verrà poi raggiunta la Caserma Goi-Pantali per la deposizione di una seconda corona in ricordo degli alpini deceduti della brigata Julia.
Dopo la messa verrà raggiunto il cimitero dove verranno ricordate le vittime del sisma.
“Su richiesta e nel rispetto della volontà di diversi familiari quest’anno non verranno rimossi i fiori dai loculi del monumento ove l’Amministrazione deponeva un fiore per ciascuna vittima del sisma – spiega Revelant -, È però nostra volontà ricordarle con un cuscino di garofani che verrà posto nel monumento centrale, luogo della commemorazione.