Il presidente della Fondazione visita la Cineteca del Friuli di Gemona.
Tutti in campo per la promozione del cinema muto, dall’impegno del Verdi di Pordenone a un ruolo più attivo a quello del Conservatorio di Udine per corsi di studio e perfezionamento. Sempre e comunque insieme con il sostegno della Fondazione Friuli.
A poche settimane dalla sua riconferma per il quadriennio 2021-2025, il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini ha fatto visita alla Cineteca del Friuli, accolto a Gemona dal presidente della Cineteca stessa, Livio Jacob, dalla co-fondatrice Piera Patat e da Paolo Cherchi Usai, tra i soci fondatori delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone e da quest’anno il conservatore della Cineteca.
Conservati oltre 22 mila titoli in pellicola.
Nel corso della visita, Morandini ha potuto apprezzare la vastità del patrimonio filmico e librario della Cineteca e il lavoro svolto quotidianamente per renderlo più facilmente fruibile attraverso la catalogazione e la digitalizzazione. Il moderno deposito climatizzato, attivo dal 2008, ospita attualmente 22.700 titoli in pellicola, di cui quasi 1.400 muti. Altrettanto alti i numeri della biblioteca specializzata, nella sede di Palazzo Gurisatti, con 23.500 libri e 775 periodici, e della videoteca, che conta più di 30.000 titoli di cui la metà disponibili al prestito. Completano le collezioni migliaia di manifesti, locandine, cartoline e oltre 50.000 fotografie.
Con loro Morandini si è congratulato per il restauro recentemente portato a termine, anche grazie al sostegno della Fondazione Friuli, del documentario di Chino Ermacora La sentinella della patria, che sarà presentato in anteprima il 15 luglio a Udine con la musica di Glauco Venier. Seguiranno immediatamente le date di Gemona e Sacile, rispettivamente il 16 e il 17 luglio.
L’impegno per promuovere l’attività cinematografica.
A rappresentare la capacità di fare squadra nella nostra regione per valorizzare e promuovere l’attività cinematografica in particolare, erano presenti all’incontro Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi di Pordenone e di Cinemazero e Piero Colussi, socio fondatore di Cinemazero e delle Giornate del Cinema Muto. Sono il risultato di sinergie anche l’originale attività musicale della Zerorchestra, il progetto formativo “A colpi di note” e la piattaforma AdessoCinema, creata in tempi di chiusura delle sale da Visionario, Cinemazero, Cineteca del Friuli e Tucker Film per la promozione del patrimonio filmico, regionale in primis.
Nel prossimo futuro si metteranno in campo nuove ipotesi di lavoro per sfruttare ogni opportunità di collaborazione, rafforzando le relazioni esistenti e estendendole ad altre realtà, come ha auspicato lo stesso presidente Morandini. Fin d’ora, nell’ottica di un’interazione più costante nel tempo e con l’idea di un Teatro Verdi non solo contenitore ma promotore di cultura cinematografica, specialmente riguardo alla musica da film, Giovanni Lessio ha offerto la disponibilità a inserire regolarmente all’interno della stagione del Verdi uno o più eventi cine-musicali di grande richiamo – a partire dai classici del muto con accompagnamenti dal vivo di altissimo livello – da proporre al pubblico locale e regionale al di fuori del calendario delle Giornate del Cinema Muto.
Considerando l’impegno comune nella promozione del cinema e nello specifico del cinema muto, che non può prescindere dalla qualità della musica di accompagnamento, oltre alla già consolidata collaborazione con il Conservatorio Tartini di Trieste, si è ipotizzato un coinvolgimento del Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine per corsi di studio e perfezionamento di composizione e esecuzione di musica per il cinema.